di Alessandro Latini
Era da poco passata la mezzanotte. I tifosi della Fiorentina stavano cercando di smaltire rabbia e delusione per la sconfitta di ‘San Siro’ contro l’Inter, viziata anche da un grave errore arbitrale, quando Moise Kean ha cominciato a snocciolare sui propri account social una serie di messaggi vergognosi a sfondo razzista, inviatigli in privato subito dopo la fine della partita a Milano.
Spazzatura social (non c’è altro modo per definire certe ‘iniziative’), che il centravanti della Fiorentina e della Nazionale ha voluto mostrare per denunciare ancora una volta una piaga troppo diffusa della nostra società. Kean non si è limitato a mostrare i messaggi, ma ha pubblicato anche gli accout dai quali sono arrivati, compresi i nomi e i cognomi degli autori.
"Godo scimmia n...a" con tanto di banana a corredo di un messaggio allucinante. E ancora. "Che fai stasera non balli? Sporca scimmia". E poi. "Ma stasera non hai fatto la tua mossa da femminuccia? Vai a casa scimmiun". E poi di seguito. "Fai cagare fai, non hai fatto nulla oggi scimmia del c..o".
Altro post, altro insulto. "Scimmia del c...o fai vedere i muscoli". Poi un chiaro riferimento alla sua presenza in Nazionale, convocato sempre da Luciano Spalletti. "Non ci sono n...i italiani". Infine. "Scimmia di m...a ora non parli più". Escalation senza fine, con Kean che si è limitato a un commento amaro. "Ancora, nel 2025...". Storia Instagram su sfondo nero, con tanto di emoticon nauseati.
Nel cuore della notte la Fiorentina si è subito schierata al fianco del suo attaccante. Durissima la nota pubblicata dal club. "La società viola e tutto il club esprimono la propria vicinanza a Moise Kean, vittima sui social media, al termine della partita disputata contro l’Inter a Milano, di pesanti attacchi a sfondo razzista. Gli autori di tali gesti sono stati segnalati alle autorità competenti".
Il mondo del calcio si è immediatamente stretto intorno a Moise. "È italiano, è nero ed è il mio fratellino. Siamo fieri di te noi italiani e africani veri. Razzisti siete rimasti da soli", ha scritto Mario Balotelli.
Un cuore con una mano nera sono arrivati da Marcus Thuram, poi il bel messaggio dell’amico Leao.
"Noi contro di loro, qualunque cosa accada". Jerome Boateng ha scritto semplicemente "Sempre con te", il difensore del Napoli, Juan Jesus ha lanciato una sfida generale. "Sono con te fratello, vediamo come finisce questa volta".
E poi tutti i compagni di squadra si sono idealmente schierati al fianco del loro centravanti, come a volerlo virtualmente proteggere. Uno dei primi è stato David De Gea, leader indiscusso del gruppo. Ha postato una foto che lo ritrae accanto a Kean. "Siamo tutti con te".
Messaggio poi condiviso dal resto della squadra, colpita dalla cattiveria di certi messaggi piovuti addosso al compagno. "Sempre con te fratello, diciamo no al razzismo" ha scritto Dodo. Via via tutti gli altri. Da Beltran a Parisi, passando per l’amico fraterno Zaniolo. Un’ondata d’affetto lo ha travolto nel giorno più difficile da digerire.