Il D-day dello stop alle keybox è alle porte. Domani pomeriggio atterra in Consiglio comunale la delibera di giunta che emenda il Regolamento di polizia urbana che introduce il divieto delle microcassette per il self check-in come modalità di accesso dei turisti negli appartamenti a locazione breve. La logica concertata da Palazzo Vecchio con prefettura e Soprintendenza è quella del doppio binario: pubblica sicurezza e decoro urbano.
Fronte sicurezza, la delibera 99 è categorica nell’introdurre al Regolamento il neo articolo 20bis: "E’ sempre vietato l’uso delle Key box o di altri apparecchi analoghi destinati a contenere o fornire chiavi, codici atti a permettere l’accesso ad edifici o appartamenti senza la presenza del gestore o suo incaricato, ovunque questi vengano posizionati".
Altrettanto categorica è l’esigenza di decoro urbano: "È comunque sempre vietato per la tutela del decoro urbano, l’uso di tali strumenti quando gli stessi prospettino su area pubbliche, su strade pubbliche o aperte al pubblico, qualunque sia la natura del supporto su cui siano posizionati".
Dopodiché si aprirà una finestra transitoria di 10 giorni per la rimozione delle keybox da parte dei gestori. Decorsa la quale, in caso di inottemperanze, scatterà la materiale rimozione da parte degli agenti della Municipale. Con annessa sanzione amministrativa variabile dagli 80 ai 500 euro.
Alla vigilia, c’è fermento nel parlamentino del Salone de’ Dugento. Tutto dipenderà dalla capacità di negoziazione delle forze d’opposizione con la maggioranza a trazione Pd-Avs-Ecolò nella gestione degli emendamenti al testo.
Controcorrente e avvelenato il consigliere della Lista Funaro, anch’esso di maggioranza, Luca Santarelli. Dato ai ferri corti con la stessa sindaca. Quattro gli emendamenti "tecnici" depositati. "Questa delibera, di cui ho appreso conoscenza dalla stampa – la stoccata di Santarelli – è purtroppo inidonea e raggiungere lo scopo della tutela del decoro delle nostre vie cittadine. Se da un lato è importante rimuovere le key box, dall’altro è dato notorio che il mezzo più usato per far accadere i turisti negli alloggi sono le tastiere numeriche o alfanumeriche poste nella facciata accanto o in prossimità della campanelliera".
"Con questo testo – prosegue Santarelli – l’amministrazione perde l’occasione di raggiungere non solo lo scopo principale, ma anche un effetto indotto ovvero sia quello di riportare il check in in presenza permettendo agli operatori del settore di sensibilizzare gli ospiti dell’importanza di osservare alcune norme basilari. Con gli emendamenti che ho presentato (messi a disposizione dell’assessorato e dei consiglieri tutti da 12 giorni) cerco di completare la delibera che così come concepita appare frutto di un compromesso politico tra amministrazione e operatori e pone ahimè in secondo piano il decoro ed i cittadini". Le sue intenzioni di voto, quindi? Incerte, a seconda dell’"evoluzione della discussione in aula".
Francesco Ingardia