Firenze, 3 dicembre 2024 – La sponda tanto attesa da Roma è arrivata. Anche il Viminale scende in campo per dichiarare guerra alle keybox. Un segnale chiaro ed inequivocabile arriva dal governo con la circolare datata 18 novembre - e firmata dal dipartimento di pubblica sicurezza al cui vertice vede il capo della Polizia Vittorio Pisani - che di fatto costituisce la pietra tombale alle pulsantiere per turisti contenenti le chiavi d’accesso per i conduttori che hanno affittato un alloggio senza passare dal check-in fisico.
“Appare con chiarezza – recita la circolare – che la gestione automatizzata del check-in e dell’ingresso nella struttura, senza identificazione de visu degli ospiti, si configuri quale procedura che rischia di disattendere la ratio della previsione normativa, non potendosi escludere che, dopo l’invio dei documenti in via informatica, la struttura possa essere occupata da uno o più soggetti le cui generalità restano ignote alla questura competente, comportando un potenziale pericolo per la sicurezza della collettività”. è il fronte della sicurezza quindi a guidare la strategia del ministero dell’Interno. Lo stesso agitato anche dalla sindaca Funaro a più riprese: non solo una questione di decoro, quindi.
“Il modello delle key box è da superare perché è molto critico anche in termini di rispetto della normativa che impone una effettività del riconoscimento della persona che poi accede al servizio alberghiero. Ci sono episodi che testimoniano che viene utilizzato per eludere la completa applicazione della norma. Per cui siamo partiti con questa direttiva e intendiamo poi rafforzare anche i controlli”. Una linea sposata anche dal ministro Santanché: “Ringrazio Piantedosi e sottolineo la piena e proficua collaborazione – ha detto –. La nuova circolare del ministero dell’Interno sull’identificazione degli ospiti nelle strutture ricettive, infatti, è un passaggio essenziale per prevenire rischi e garantire un’esperienza turistica serena e positiva, sia ai visitatori che agli operatori”. E allora la pratica degli ingressi senza contatto umano tra locatori e conduttori viene abolita. Nella misura in cui verrebbe meno il rispetto degli standard di sicurezza codificati dall’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps). Che stabilisce come l’accettazione degli ospiti debba avvenire solo se provvisti di documenti d’identità validi.
Funaro si sfrega le mani per l’assist ricevuto, dopo settimane passate a chiedere a Palazzo Chigi poteri maggiori oltre a quelli di regolamentazione - come la legge speciale modello Venezia - più efficaci per contrastare l’overtourism. “Uno strumento utile e importante - le parole della sindaca - per far fronte a una questione sempre più sentita, ovvero la presenza delle keybox, che risponde anche alle richieste che avevamo fatto emergere nei giorni del G7 del Turismo a Firenze e che va nella direzione del lavoro che come amministrazione fiorentina abbiamo intrapreso con il ‘decalogo’ sul turismo sostenibile approvato in Giunta. Le keybox rappresentano un problema sia sul fronte del decoro che su quello, fondamentale, della sicurezza dei cittadini. Da parte del ministro Piantedosi e della ministra Santanchè arriva su questo tema un segnale di attenzione. Lavorare su un turismo sempre più sostenibile e a misura di cittadino è un obiettivo da perseguire su cui la collaborazione interistituzionale è fondamentale”.
Fra.Ing.