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Iniziativa dell’associazione Salviamo Firenze contro l’invasione delle keybox
di Antonio PassaneseFIRENZEDopo Roma e Venezia, anche a Firenze, da martedì, le keybox saranno illegali in tutta la città, dall’area Unesco alla periferia. Questo stabilisce la delibera votata a metà febbraio dal Consiglio comunale su proposta dell’amministrazione Funaro. E per dopodomani, la prima cittadina ha annunciato un blitz nel centro storico, insieme all’assessore allo Sviluppo economico Jacopo Vicini e agli agenti della polizia municipale, per verificare dove non viene rispettato il divieto.
Inoltre, continua la sindaca, "andremo avanti con l’azione di regolamentazione dei B&B. Con la nuova legge regionale (che potrebbe essere impugnata dal governo davanti alla Corte Costituzionale, ndr), infatti, avremo la possibilità non solo di ribadire lo stop a nuove aperture nell’area Unesco, ma anche di delineare zone omogenee in città e di dare un numero di ospiti per appartamento a seconda dei metri quadrati: non si può permettere che un appartamento di 30 metri quadri ospiti più di un tot di persone. Ad oggi, senza regole, possono entrarci tranquillamente otto-dieci persone. Ma come fanno a starci? Come sì fa così a garantire la civile convivenza nei condomini. Su questo, con il regolamento che presenteremo, metteremo nero su bianco tutte le norme da rispettare".
Gli agenti del Nucleo amministrativo dei vigili urbani – che hanno già mappato il territorio per verificare dov’è maggiore la presenza di keybox – si occuperanno di rimuovere le cassette portachiavi da muri, inferriate e pali, e di provare a risalire all’identità degli host per comminare loro una contravvenzione da 400 euro e segnalare il caso alla Procura. Già, perché dal 25 febbraio, a Firenze, si potrà procedere all’identificazione degli ospiti non più da remoto ma ’de visu’, come prevedono l’articolo 109 del Testo unico di pubblica sicurezza e le circolari del ministero dell’Interno.
Coloro che finiranno nelle maglie della Municipale verranno passato ai raggi X: oltre a verificare che gli imprenditori di affitti turistici versino la tassa di soggiorno e siano provvisti di Cin (obbligatorio da gennaio), si ispezionerà anche l’appartamento per capire se siano stati commessi abusi edilizi.
Ma, nel capoluogo toscano, c’è già chi si è ingegnato ed è corso ai ripari per evitare un’indagine a tutto campo. Come? Nascondendo le famigerate cassette portachiavi nella buca delle lettere, a decine di metri da casa, nei condomini. E ora anche attraverso un prodotto, il Ringo Lock, che se installato accanto al citofono, permette di aprire cancello e porta con un semplice click. Basterà ottenere un codice alfanumerico e poi pigiare su un’icona rossa dove vi è scritto “Building“ o “Apartment“. E il gioco è fatto (e il divieto bypassato).
E veniamo, infine, al Codice identificativo Nazionale obbligatorio per gli immobili destinati all’affitto a breve termine. In Toscana su 71.118 strutture registrate sono stati rilasciati circa 60mila codici per una percentuale pari all’83% sul totale delle strutture registrate. A Firenze, in particolare le strutture registrate sono 22.072 mentre i Cin rilasciati sono 16.993 per una percentuale pari al 76,99%.