"Negli ultimi anni le keybox sono diventate sempre più diffuse, soprattutto in città turistiche come Firenze. E non soltanto in centro ma anche in periferia" sottolinea Marco Bigi, amministratore di condominio dal 2019. Con lui analizziamo uno dei simboli della trasformazione estetica e non solo di molte delle nostre strade.
Le scatoline diventate simbolo del turismo di massa sono uno strumento utile o un problema per i condomini?
"La tecnologia è un passo in avanti, e non possiamo farne a meno. Il computer ha aiutato l’uomo, l’elettronica agevola il lavoro, la digitalizzazione è un processo inevitabile"
Però...
"Tuttavia, nel caso delle keybox, bisogna considerare anche il contesto: in un palazzo storico, queste scatoline risultano antiestetiche e fuori luogo. Sarebbe opportuno trovare soluzioni più armoniose, che si integrino meglio nell’architettura del centro storico".
Il problema è soltanto estetico?
"Non solo. Le keybox non si trovano solo nei centri storici, ma anche fuori, e spesso non si tiene conto delle implicazioni per la vita condominiale. Nei palazzi dove ci sono molti appartamenti affittati su Airbnb, le spese condominiali aumentano: si devono installare nuovi campanelli, occuparsi di manutenzione extra, garantire maggiore sicurezza. Senza contare i disagi per i residenti, come il rumore notturno o situazioni spiacevoli, come turisti che tornano dalla discoteca e lasciano sporco nell’androne. E il giorno dopo, magari, sono già rientrati in Australia".
Quale potrebbe essere una soluzione?
"Il punto è trovare un equilibrio tra chi affitta e chi vive stabilmente nel condominio. Noi amministratori cerchiamo di sensibilizzare i proprietari e mediare tra le esigenze di tutti".
In che modo?
"Le keybox, ad esempio, potrebbero essere accompagnate da sistemi di riconoscimento remoto per garantire maggiore sicurezza. Inoltre, sarebbe utile una regolamentazione che stabilisca criteri estetici e tecnici per la loro installazione".
È possibile intervenire a livello condominiale?
"La questione è complessa perché le keybox spesso vengono installate in spazi privati, non condominiali, quindi non sempre si può intervenire direttamente. Tuttavia, è necessario trovare una linea di confine chiara tra l’uso privato e il rispetto degli spazi comuni. La tecnologia ha fatto grandi passi avanti, ma deve essere utilizzata con criterio, nel rispetto di chi vive quotidianamente il condominio".
ross.c.