ILARIA BIANCALANI
Cronaca

L'emergenza covid reinventa la cucina: l'hamburger scomposto toscano piace in tutta Italia

Un prodotto da cuocere a casa. Ed è boom di richieste in tutta Italia

Un hamburger

Firenze, 17 novembre 2020 - La pandemia e le chiusure dei ristoranti imposte dal contenimento del virus ha creato più di un problema a tutto il comparto. Anche in Toscana molti si sono dovuti organizzare con la preparazione del cibo da asporto. Qualcuno tuttavia, aguzzando l'ingegno, ha pensato che la crisi determinata dall'emergenza sanitaria, avrebbe potuto essere l'occasione per ampliare il proprio pubblico e per far arrivare le preparazioni anche al di fuori dei confini del Granducato. Come fare però per garantire il mantenimento delle caratteristiche delle pietanze appena "sfornate"? L'hamburgeria Billi's di Arezzo si è inventata così l'hambuger scomposto da cuocere a casa. Una box che arriva a domicilio, con tutti gli ingredienti scelti, confezionati singolarmente, ma...da cuocere e "assemblare". La novità, iniziata quasi per gioco, ha catturato l'attenzione di uno dei Food Advisor più influenti di Instagram, il fiorentino Lorenzo Gagliano, seguito da quasi 25mila followers. "Conoscevo già l'hamburgeria Billi's - spiega Gagliano - per la qualità dei prodotti che avevo avuto modo di apprezzare dal vivo. Ma questa novità è davvero fantastica: un hambuger crudo che fa vivere al cliente una food experience sui generis, perché dà la possibilità di scegliere gli ingredienti preferiti, cuocerli e gustare poi ciascuno il proprio hambuger personalizzato da casa. Alla fine la cena diventa una sorta di intrattenimento e di convivialità, un momento carino da condividere in famiglia e non solo: "Siamo tutti a casa, facciamoci questo hambuger e mostriamolo sui nostri social", dico sempre nelle mie Instagram stories". Così, in tempi in cui manca la location, perché non si può andare fisicamente al ristorante, l'hambugeria Billi's ha pensato di "recarsi" al domicilio delle persone che vivono nelle immediate vicinanze. Ma non è tutto. La cosa infatti è piaciuta talmente tanto che le richieste hanno cominciato ad arrivare anche da altre parti d'Italia. "La mia community - dice ancora Lorenzo - che è abituata ad avere consigli enogastronomici, ha colto al volo questa possibilità. Le richieste sono quindi arrivate ben presto anche da Roma, Milano, Reggio Emilia e perfino dalla Sicilia. L'idea è quella di replicare l'esperienza della box in tutta Italia". Ma c'è un'altra cosa straordinaria scaturita da questo progetto.

"Tante micro realtà - fa sapere Gagliano - mi hanno contattato per collaborare, ovvero per fornire prodotti a chilometro zero da aggiungere come omaggio nella "box che fa comunità" e farsi conoscere. In questo modo l'unione fa davvero la forza e si abbattono quelle che, secondo il mercato tradizionale, potrebbero essere rivalità". Insomma la crisi, che nel significato etimologico della parola derivante dal greco, riconduce al termine "opportunità", ha aperto realmente orizzonti da sviluppare in futuro.