REDAZIONE FIRENZE

La banda arrestata al ristorante Clamorosi colpi nelle ville Sequestrati 67 colpi calibro 12

In carcere quattro albanesi. Sventravano gli appartamenti. In via Barbacane bottino grosso: oltre 300mila euro. Le cartucce usate per fucili semiautomatici, doppiette e a pompa

Dopo ogni colpo festeggiavano al ristorante. Ed è seduti al desco di un locale di Campi, il Mitica Maria di via Bencivenni Rucellai e a Firenze, che i Carabinieri del Nucleo operativo hanno preso la banda specializzata in furti seriali in appartamenti, a Firenze (in via Barbacane, ’botto’ clamoroso da 300mila euro) e nel Pisano, a San Miniato e a Palaia, tra l’11 e il 30 novembre. Quattro albanesi in stato di fermo: Sokol Alija, Ervin Smaci, Leon Smaqi, Elindrit Gjataj, tra i 33 e i 26 anni, irregolari. Sequestrate 67 cartucce calibro 12 usate per far saltare le porte di ingresso delle abitazioni da razziare. O – peggio – per ’rispondere’ all’eventuale arrivo di proprietari armati o delle forze dell’ordine. Il 1° dicembre alle 15,30 i Carabinieri – ormai addosso alla banda – agganciano una Alfa Romeo in Piazza Puccini guidata da Giataj; sosta in via Peri per caricare alcuni attrezzi; in via Toselli salgono Smaci ed Smaqi, L’auto imbocca la Fi-Pi-Li passa San Miniato, Empoli, Castelfiorentino e rientra a Firenze dopo le 21. A Porta al Prato scende Alija, in via Toselli Smaci e Smaqi; l’auto prosegue per piazza Puccini, via Ponte alle Mosse, via Mercadante fino a via delle Cascine dove Smaci e Smaqi rimontano. In tre vanno a cena a Campi. Alija è fermato in via Peri.

Molto decisi, determinati, cambiavano le macchine – prese a noleggio – per le ’spedizioni’. Il conducente arrivava in zona obbiettivo e restava fermo col motore acceso; uno scendeva in ricognizione; il conducente in attesa restava in contatto costante coi complici, per avvisarli dell’eventuale arrivo di pattuglie. La banda distruggeva e rubava: fatte saltare le serrature, afferrata tutto l’afferrabile, di valore, o di utile, lasciava l’appartamento devastato. Non lesinava sui ’ferri del mestiere’: smerigliatrici, grossi martelli, cacciavite, recuperati all’atto del fermo. Indagini avviate il 15 novembre. Appostamenti, tabulati telefonici, targhe di auto a nolo hanno orientato i Carabinieri sui 4 soggetti ritenuti parte di un gruppo criminale più ampio e articolato, con base a Firenze.

I Carabinieri hanno recuperato gran parte della refurtiva: 3300 euro, sei orologi Rolex, Bulova, Chanel, un’ingente quantità di preziosi in oro, (collane, catene, bracciali, anelli), 5 smartphone, 15 profumi costosi. A Firenze in via Barbacane rubata addirittura una federa di guanciale marchiata Cavalli, un cavo per uno scaldacera, una scatolina d’argento. Poi la lunga lista di gioielli anche da 40mila euro a pezzo.

A Palaia a fine novembre i banditi sono entrati in due villette al 13 e al 15 di via Panoramica; poco più tardi in via Ventiquattro Maggio 95, a San Miniato.

giovanni spano