"Quartetto di rara eccellenza tecnica e musicale… La bellezza del suono e la preziosa cantabilità, propria di chi ha grande dimestichezza anche con il mondo dell’opera, ne fanno un gruppo da ascoltare con particolare gioia ed emozione". Parole del maestro Riccardo Muti, che per molti anni ha diretto Orchestra del Teatro alla Scala, riferite proprio allo storico Quartetto d’Archi del teatro milanese. La compagnine, con ben settant’anni di storia alle spalle, oggi sarà a Firenze ospite del Festival della Liuteria Toscana, evento organizzato dall’Orchestra da Camera Fiorentina, con la direzione artistica del maestro Giuseppe Lanzetta. Il Quartetto d’Archi della Scala si esibirà all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte stasera alle 21. La formazione allinea musicisti straordinari quali Francesco Manara e Daniele Pascoletti ai violini, Simonide Braconi alla viola e Massimo Polidori al violoncello, tutti prime parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala e vincitori di concorsi solistici internazionali. La serata si aprirà con il "Quartetto per archi n. 12 in do minore, D. 703 Quartettsatz" di Franz Schubert, seguito dal "Quartetto per archi n. 6 in si bemolle maggiore, op. 18" di Ludwig van Beethoven. Chiude la fantasia da "Rigoletto" di Antonio Melchiori - primo violino del Teatro alla Scala ai tempi verdiani - , uno dei cavalli di battaglia del quartetto. Nell’occasione Francesco Manara suonerà un prezioso violino Nicolò Amati del 1665.
Il Festival della Liuteria Toscana continuerà domani (ore 21) quando all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte si terrà una concessione all’extra-colto: il "Tributo a Michael Jackson" dell’Orchestra da Camera Fiorentina, con solista e maestro concertatore Fernando Diaz al pianoforte.
Barbara Berti