di Elettra Gullè
e Stefano Brogioni
FIRENZE
La sanzione dopo la bufera. E’ stato sospeso per otto giorni dall’insegnamento, Filippo Zolesi, professore di matematica all’Itt Marco Polo di San Bartolo a Cintoia e consigliere di circoscrizione al quartiere 4. Zolesi è il docente che nell’ottobre scorso, alla nomina del nuovo governo, apostrofò con una bestemmia contenuta in post sul suo profilo Facebook, la nascita del Ministero dell’Istruzione e del Merito, da cui dipende.
Per l’ufficio scolastico provinciale, che aveva subito aperto un procedimento nei confronti di Zolesi, è una condotta "non conforme alle responsabilità, ai doveri e alla correttezza inerenti alla funzione docente", e per questo gli ha inflitto la squalifica che significa anche decurtazione di stipendio.
Provvedimento non leggero, che non solo inibisce per otto giorni Zolesi dall’andare in cattedra al “Marco Polo“, ma ne condiziona anche la partecipazione a concorsi da dirigente scolastico (per due anni) o alla partecipazione a commissioni d’esame.
Nel provvedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante e consigliere al quartiere 4 per Sinistra Progetto Comune, si legge poi che l’espressione incriminata è considerata "in palese, grave contrasto con le funzioni proprie dello status di docente".
E che l’offesa è "espressamente riferita al Ministero dell’Istruzione e del Merito".
La sanzione è stata adesso impugnata: primo step al giudice del lavoro, il prossimo primo marzo. E, annuncia l’avvocatessa Isetta Barsanti Mauceri, che lo assiste con il sindacato Cgil, "andremo avanti in tutti i gradi di giudizio ed anche di fronte alla corte di giustizia".
"Non è tollerabile che un insegnante venga censurato rispetto alla manifestazione del suo pensiero - dice l’avvocatessa -. Un conto se avesse bestemmiato in classe…. Allora il discorso sarebbe stato diverso. Il post l’ha scritto a casa, fuori dall’orario di lavoro. È vero: l’espressione è colorita, alcuni giorni dopo si è scusato. Ma leggendo quel post è evidente che lui voleva dire ‘porca miseria’. Senza offendere nessuno. Né il ministero né il sentimento religioso". "La condotta di un docente non si giudica da quanto viene scritto sui social - non ha dubbi Mauceri -. Grave che si riconduca alla funzione docente un comportamento extra scolastico".
Il provvedimento è stato notificato a Zolesi giovedì scorso. L’indomani ha spiegato ai suoi allievi che da lunedì, ieri, non lo avrebbero visto per qualche giorno. Dopo la pubblicazione del post, successe un polverone: il centrodestra stigmatizzò il suo post con un comunicato e anche il leader della Lega Salvini impallinò il docente-politico. Sempre via social.