La bicicletta partigiana di Bartali. Il campione eroe che salvò 800 ebrei

Domenica lo spettacolo sulla sua più grande impresa: la staffetta da Firenze ad Assisi con di documenti per l’espatrio

La bicicletta partigiana di Bartali. Il campione eroe che salvò 800 ebrei

Bartali trasportò documenti e foto nascosti per l’espatrio nascosti nel telaio

Tutti, per tanto tempo, hanno conosciuto Bartali come il grande campione. Ma per tanto tempo è stata taciuta quella che è stata forse la sua più eroica e pericolosa sfida, che compì tra il 1943 e il ’44. Quando trasportò, nascosti nel telaio della sua bicicletta, documenti e fototessere da Firenze ad Assisi, dove una stamperia segreta realizzava i documenti necessari all’espatrio di molti ebrei. Glielo avevano chiesto l’arcivescovo di Firenze Elia Dalla Costa e il rabbino Nathan Cassuto, e Ginettaccio non si tirò indietro.

Senza farne parola con nessuno, pedalò più volte tra la Toscana e l’Umbria con quel carico segreto e grazie a lui oltre ottocento ebrei riuscirono ad espatriare. Nel ricordo del suo impegno come staffetta partigiana, Lucia Poli mette in scena ‘La bicicletta di Bartali’, concerto spettacolo di teatro musicale. E affiancata dal soprano Giulia Peri, domenica alle ore 18 nella Sala Vanni di Firenze, nell’ambito del festival Suoni Riflessi, sarà la protagonista di questo melologo di Marcello Panni per voce recitante, soprano, orchestra da camera.

I testi, tratti dal racconto omonimo di Simone Dini Gandini, ripercorrono momenti di sport, coraggio e attimi di vita. Le musiche, firmate dal celebre autore Marcello Panni, saranno eseguite dall’Ensemble Suoni Riflessi diretto da Mario Ancillotti. E grazie alla collaborazione con il Museo del Ciclismo Gino Bartali, sarà esposta in sala anche una bicicletta appartenuta all’indimenticabile campione.

"Ho accettato con piacere questo nuovo argomento ciclistico su un corridore eccezionale, di cui da ragazzino ero un fervente ammiratore - spiega Panni - le mie musiche intervengono, seguendo la narrazione lieve, chiara e in alcuni punti onirica".

Le note evocano sensazioni e paesaggi: sembra di sentire il vento tra le ruote e il canto degli uccelli. Ma ci sono momenti drammatici, quando Bartali venne arrestato e portato dalla polizia fascista nella famigerata "Villa triste" di Firenze. Ma quando viene rilasciato e attraversa Firenze verso casa, la musica si fa trionfale, con rulli di tamburi e rintocchi di campane, e nel finale si odono anche frammenti della Marsigliese. "La bicicletta di Bartali" è una produzione della Fondazione Festival Pucciniano. I biglietti per lo spettacolo di domenica 20 ottobre (15/10 euro, studenti 5 euro) sono disponibili in prevendita sul sito ufficiale www.suoniriflessi.it e su www.liveticket.it/suoniriflessi. Biglietti ridotti per i soci del Museo del Ciclismo Gino Bartali. Per l’appuntamento di sabato 19 è previsto un biglietto simbolico di 1 euro.

Maurizio Costanzo