La Cassazione accoglie il ricorso della procura contro il "no" alla misura interdittiva nei confronti del direttore generale di Careggi, Rocco Damone. Quindi il tribunale del Riesame dovrà nuovamente valutare la posizione dell’indagato, nei confronti del quale la procura, con il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e il sostituto procuratore Antonino Nastasi, aveva chiesto per due volte - prima al gip, poi al tribunale del Riesame - una sospensione dal suo incarico per la durata di undici mesi.
La Suprema Corte ha annullato con rinvio e disposto un nuovo giudizio sulla richiesta di intedizione. L’udienza al Riesame non risulta ancora fissata, secondo quanto riferisce il difensore di Damone, l’avvocato Francesco Maresca.
Damone è indagato per corruzione: gli viene contestato di aver partecipato all’ideazione del “piano Peris“: ovvero uno scambio di cattedre, cofinanziate tra Azienda Ospedaliera e Ateneo, per dare a Peris un posto da professore straordinario.