CLAUDIO CAPANNI E PIETRO MECAROZZI
Cronaca

Bambina scomparsa: telefonata anonima alla mamma con il pianto di una piccola

Firenze: la telefonata è arrivata nella mattina di giovedì alla mamma di Kata. Si tratta di un mitomane o dei primi segnali dei possibili rapitori?

Firenze, 16 giugno 2023 – La chiamata da numero anonimo è arrivata al telefonino di Katherine Alvarez, la mamma 26enne della piccola Kata ieri mattina. Dall’altra parte della cornetta l’interlocutore resta in silenzio.

Ma si sentono alcune parole confuse pronunciate da un bambino o una bambina. Che, poco dopo, scoppia in lacrime. Passano pochi secondi poi chi ha telefonato riaggancia. È la voce di Kata?

La mamma della piccola non è riuscita a capirlo, ma poco dopo quella chiamata ha accusato un nuovo malore e ha avuto bisogno di cure mediche.

La telefonata è ora al vaglio degli inquirenti: un messaggio dei rapitori per far capire che la bimba è viva? Oppure, ancora, il gesto di un mitomane che per uno scherzo crudele si diverte a torturare due genitori disperati?

A stabilirlo saranno le indagini. Se però la prima ipotesi fosse corretta, si tratterebbe del primo vero segnale lanciato da chi ha preso la piccola di 5 anni, sparita dal cortile dell’ex hotel Astor sabato scorso dove sarebbe stata avvistata per l’ultima volta alle 15.13.

Qualcuno, in questo caso, starebbe cercando di stabilire un contatto con la famiglia. Ma in cambio di cosa? E quale sarà la prossima mossa? Tutte domande che, al momento restano senza risposta.

Non si tratta della prima chiamata ricevuta dalla famiglia della piccola Kata. Cinque giorni fa, l’amica del cuore di Katherine che aveva reso pubblico il suo numero sui volantini con l’identikit della piccola, ricevendo una chiamata, ma di diverso tenore.

Un uomo dall’accento sudamericano aveva solo detto: "Ho io la bimba". Per poi riagganciare. Il gesto di un mitomane, secondo gli inquirenti.

Non sono mancati inoltre segnalazioni di avvistamenti della piccola su un autobus a Bologna e su un mezzo pubblico a Firenze in compagnia di due donne e un uomo. Solo una piccola parte della pioggia di segnalazioni giunte nelle ultime ore.

Gli inquirenti si sono anche concentrati su un post pubblicato sui social l’11 giugno, il giorno dopo la scomparsa di Kata, da parte di un membro dell’occupazione dell’hotel Astor.

Poche parole, in spagnolo, che però suonano come un avvertimento: "Ricordatevi che in Perù avete una famiglia" seguito da due emoticon: una che ride e l’altra che festeggia.

È stato risolto invece il giallo dei fogli bianchi A3 comparsi lunedì scorso in alcune zone di Novoli, molto vicine all’ex hotel Astor, con la scritta ’Sto bene’.

"È solo il titolo di una nuova canzone – spiegano sui social gli autori dei cartelloni tramite il canale Welcome to Florence – che uscirà in collaborazione con due produttori di Firenze. Per creare curiosità tra i pubblico abbiamo attaccato i cartelloni. Non siamo di Firenze e non sapevamo che fosse scomparsa una bambina".

Dagli autori del gesto arrivano anche le scuse ai genitori di Kata. "Speriamo la trovino al più presto - concludono - siamo vicini alla comunità peruviana".