
Porte aperte, oggi,. all’Istituto Farmaceutico militare di via Reginaldo Giuliani
Il tricolore innalzato su una delle eccellenze fiorentine con le Stellette. Ci sarà stamani il primo alzabandiera all’Istituto Farmaceutico militare, pezzo di storia delle forze armate e di Firenze. Sarà una festa a porte aperte per la struttura che è al centro di lavori di ristrutturazione e riassetto produttivo voluti dal comandante, colonnello Arcangelo Moro, che ha spinto anche sul rafforzamento del legame tra la struttura e i fiorentini. Dal recupero dei magazzini storici di questo insediamento, è nato il restauro del monumento dedicato all’eccidio nazista all’interno dello stabilimento, e la valorizzazione del sotterraneo dove, durante le fasi critiche della battaglia di liberazione della città, trovarono riparo migliaia di cittadini.
Oggi la struttura sarà aperta dalle 9,30 alle 19 con visite guidate; alle 10 ci sarà l’inaugurazione del pennone dell’alzabandiera con una cerimonia solenne alla presenza delle istituzioni, con la successiva visita al sotterraneo nel quale sono stati inseriti angoli di memoria per i soldati italiani caduti in prigionia dopo l’otto settembre e internati nei campi di lavoro tedeschi, per la divisione Aqui trucidata a Cefalonia e per le dieci vittime civili uccise dai nazifascisti in quella che è passata alla storia come la strage di Castello, il 5 agosto del 1944. Secondo le investigazioni successive degli alleati, la rappresaglia sarebbe nata dall’atto di codardia da un gruppo di soldati tedeschi che avevano cercato di abusare di una donna dopo essere entrato nella sua casa nella vicina via Locchi. Nel parapiglia sarebbe partito un colpo di pistola; uno dei tedeschi sarebbe rimasto ferito e per non ammettere l’atto avrebbe raccontato ai suoi superiori di essere stato attaccato dai partigiani lungo la strada tra Firenze e Castello. I tedeschi fecero irruzione nei rifugi del farmaceutico, sgomberandoli con i lacrimogeni e fucilarono 10 innocenti di età compresa tra 16 e 57 anni.
Una memoria che il comandante dell’ICFM ha voluto restituire e condividere con la collettività. Gli obiettivi che si prefigge la giornata, sono quelli di far conoscere in particolar modo ai giovani i valori dell’etica militare espressi anche nei simboli della Repubblica, e la storia dell’Istituto con un percorso museale che attraversa i suoi 171 anni di vita, le attività al servizio delle Forze Armate, della collettività e del Paese. Il farmaceutico rendere disponibili ai bisognosi i farmaci cosiddetti orfani, ovvero indisponibili sul mercato italiano, al fianco di tutte le persone affette da malattie rare, e produce la cannabis terapeutica per un impiego clinico nella terapia del dolore cronico.
Fabrizio Morviducci