Quattro strumentazioni all’avanguardia per la ricerca scientifica saranno acquistate dall’Università grazie alla Fondazione Cr Firenze che, con il bando “Grandi attrezzature“, ha messo a disposizione 1,3 milioni di euro. Delle dodici proposte arrivate in via Bufalini, la commissione di valutazione ha scelto quattro progetti considerati di interesse prioritario che, pur eccedendo come valore rispetto al milione di euro inizialmente a disposizione, sono stati interamente sostenuti. "La nostra istituzione – afferma il presidente Bernabò Bocca (nella foto) – ha sempre supportato la comunità scientifica con importanti contributi destinati a sostenere la carriera dei ricercatori e a dotarli delle relative strumentazioni. Questo bando, che aveva inizialmente una dotazione di 1 milione di euro, era rivolto ai gruppi di ricerca impegnati in studi per la salute umana e per l’ambiente. Con nostra grande soddisfazione abbiamo ricevuto 12 proposte di grande qualità. Così il nostro Consiglio di amministrazione ha scelto di finanziare interamente quattro progetti che sono stati reputati di interesse prioritario e ha aumentato la dotazione del bando a 1,3 milioni di euro".
Con le risorse di Fondazione Cr Firenze saranno acquistati cinque manichini per l’implementazione del Centro di simulazione e formazione medica avanzata per un valore di 460mila euro; un rilassometro Nmr a ciclo di campo per lo sviluppo di mezzi di contrasto per la diagnostica medica da 200mila euro; una strumentazione per l’isolamento degli esosomi nel sangue, marcatori tumorali, del costo di 450mila euro. E infine, un GreenFeed per la ricerca sulla riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni animali. "Il bando Grandi Attrezzature – ha dichiarato la rettrice Alessandra Petrucci – conferma ancora una volta quanto sia fondamentale l’alleanza tra Ateneo e Fondazione CR Firenze per promuovere la ricerca scientifica in ambiti d’avanguardia e di rilevanza strategica. Grazie a questo intervento, sarà possibile disporre di una strumentazione avanzata e conseguire nuovi risultati, sia nell’ambito medico sia in quello della sostenibilità ambientale, rendendo più competitiva l’attività del nostro Ateneo, che deve misurarsi con la drammatica riduzione dei finanziamenti da parte del Ministero".