di Pietro Mecarozzi
Firenze naviga, veloce e a vele spiegate, in un mare di fibra ottica. A dirlo sono i dati dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), che fotografa lo stato di salute delle connessioni internet della provincia fiorentina, con un risultato tra luci e ombre, in particolare per chi vive lontano dai centri urbani.
La provincia di Firenze, si legge, ha una copertura Ftth (la fibra che arriva direttamente a casa) che raggiunge il 73% – Firenze Comune supera l’80% – delle famiglie, mentre la media nazionale è del 69%. Questo la rende ‘sovra-performante’, anche se di pochi punti percentuali. Dietro il cruscotto statistico generale, ci sono però realtà diverse e, soprattutto, più sfortunate della super connessa Firenze. Sui 41 comuni fiorentini, 27 sono ‘sotto-performanti’, 0 sono ‘mediamente-performanti’ e 14 sono ‘sovra-performanti’ rispetto alla media nazionale.
Rete 5 o 4G a singhiozzo su smartphone, segnale assente e tacche che vanno e vengono, connessione fissa con fibra miraggio di una modernità lontana. A lamentare mancanze che sembrano di altri tempi, secondo il report Agcom, sono i comuni di Bagno a Ripoli, Barberino di Mugello, Barberino Tavarnelle, Borgo San Lorenzo, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Dicomano, Fiesole, Figline e Incisa Valdarno, Fucecchio, Greve in Chianti, Impruneta, Marradi, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, San Casciano in Val di Pesa, San Godenzo, Scarperia e San Piero, Vaglia, Vicchio e Vinci. Maglia nera Pontassieve, sotto il 10%.
La loro, tuttavia, non è una condanna definitiva. Perché come spiega la stessa agenzia, l’evoluzione della rete è in continuo mutamento e le istallazioni della fibra aumentano di mese in mese. Rispetto alla rilevazione di gennaio 2023, a gennaio di quest’anno i comuni che hanno avuto un incremento maggiore di fibra sono stati Bagno a Ripoli (23.95%), Barberino di Mugello (27.12%), Castelfiorentino (58.00%), Certaldo (61.56%), Empoli (7.94%), Figline e Incisa Valdarno (25.39%), Firenzuola (7.68%), Fucecchio (61.58%), Greve in Chianti (42.83%), Impruneta (17.68%), Montelupo Fiorentino (19.05%), Montespertoli (45.55%), Pelago (68.85%), San Casciano in Val di Pesa (12.54%), Sesto Fiorentino (7.67%), Signa (16.29%) e Vinci (24.46%).
Numeri che fanno quindi ben sperare. Come positivi sono i dati che riguardano la copertura della rete 5G e la ricezione del segnale: il 99,06% della popolazione di Firenze gode di reti mobili e sevizio chiamate, in area rurale" è invece il 95,78%. La media nazionale raggiunge il 99,5%.
I residenti che invece non dovranno fare i conti con film in streaming bloccati sul più bello, brani online a singhiozzo e chat congelate, sono quelli di Campi Bisenzio (al vertice e più connessa anche di Firenze), Calenzano, Londa e Lastra a Signa, ma anche Scandicci, Signa, Sesto, Rufina e Palazzuolo sul Senio (che nonostante la posizione si è attrezzato con infrastrutture all’avanguardia).
Se Firenze vanta di un’interconnessione virtuale sopra la media, la Toscana è solo un posto fuori dal podio delle meno connesse (alla fibra), con un 61% (davanti solo a Sardegna, Calabria e Valle d’Aosta). Perché questo buco nero tecnologico? I motivi vanno cercati in particolare "nelle procedure burocrati", in quanto ci sono Comuni che impiegano più tempo per i permessi per la messa in posa della fibra, "altri invece che si scontrano con i vincoli storici o paesaggistici". Difficoltà di cambiamento aggravate anche "dalla posizione geografica di alcuni paesi" del fiorentino.
E per chi invece si sta chiedendo perché anche a Firenze, nelle case più antiche, con mura spesse anche diversi metri, il telefono banalmente non prende, deve prima di tutto considerare la difficoltà degli stessi operatori "a installare le tecnologie adeguate, rispettando le numerose tutele storiche e artistiche che coinvolgono i palazzi fiorentini".