CARLO CASINI
Cronaca

La consapevolezza di vivere il presente

Secondo Sant’ Agostino di Ippona, teologo, filosofo e vescovo della Chiesa cattolica vissuto nel 400, il tempo si divide in:...

Secondo Sant’ Agostino di Ippona, teologo, filosofo e vescovo della Chiesa cattolica vissuto nel 400, il tempo si divide in: presente del passato, presente del presente, presente del futuro. Nella memoria è il presente del passato, nell’attenzione il presente del presente, nell’attesa il presente del futuro.

Secondo questo pensiero filosofico solo il presente è da noi sperimentabile, mentre il passato e il futuro evocano realtà misteriose. Il tempo in sé non è niente, perché il passato non è più, il futuro non è ancora e il presente scorre irrimediabilmente via. Tutti noi vorremmo fermare il tempo che passa ma poi nella realtà siamo noi che passiamo. La poetessa Alda Merini scriveva: "Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante".

Anche per lei il passato e il futuro sono illusioni effimere, l’unica realtà è l’istante presente. Le due riflessioni sull’esistenza mettono in luce l’importanza di abbracciare il momento presente con gratitudine e consapevolezza.

Troppo spesso siamo impegnati nel rimuginare su un tempo che è stato, che è immutabile e non ritornerà più; e così facendo, togliamo energie e possibilità al presente, l’unico tempo che siamo in grado di padroneggiare, di vivere e plasmare secondo i nostri desideri e le nostre necessità.

Ma il presente esiste solo se si è sempre pronti a ricominciare amando la vita anche quando questa è complessa. Non si può soffrire pensando alle difficoltà del passato, a quanto è stato difficile andare avanti, perché questo significherebbe non vivere il presente e negare la possibilità di un futuro.

Ricordare il passato rende impossibile apprezzare il presente. Il presente lo dobbiamo riempire di senso e di amore. È l’unico tempo che si ha a disposizione, è un momento di opportunità, è la possibilità per non trascorrere le giornate tra sterili rimpianti e inutili rimorsi.