Un’altra giornata convulsa. La certezza, come scritto anche ieri da La Nazione, è che l’accordo tra Pd e M5S è saltato. "Al momento" si affrettano a dire tutti i massimi esponenti dem, dal segretario Andrea Ceccarelli alla candidata Sara Funaro. "Al momento" perché poi, in caso di ballottaggio, inizierà un’altra partita. E solo allora il Pd potrà riallacciare i rapporti con il M5S, ma pure con Iv o Firenze Democratica. "Noi speriamo di non arrivare" al ballottaggio alle comunali a Firenze ma se dovesse accadere "siamo aperti al contributo di tutti", il "percorso non finisce qui", ha dichiarato Ceccarelli. "Noi abbiamo una coalizione ampia, plurale, rappresenta forze sia riformiste sia progressiste – ha aggiunto Funaro -. La mia posizione è sempre stata ed è una posizione di apertura, con i 5 Stelle si è avviato un confronto e dati i tempi elettorali al momento non è stato possibile chiudere un accordo. Sappiamo benissimo che la sfida è tra noi e il candidato della destra Schmidt. Tutta quella che è la frammentazione del centrosinistra non aiuta, per questo continueremo a mantenere un atteggiamento di dialogo e confronto". Il messaggio è chiaro: per ora il Pd procede con l’attuale coalizione. Poi si vedrà. E intanto per il M5S è corsa contro il tempo per la presentazione delle firme necessarie per correre (la scadenza è oggi alle 12), a quel punto con Lorenzo Masi (nella foto) come candidato sindaco. "Le firme non le abbiamo consegnate ancora ma io la vedo molto bene – dice Masi -. Non credo ci saranno problemi, anzi penso sarà una campagna divertente e il M5s farà sorprese. Sulle firme non abbiamo chiesto una mano al Pd, oggi arriverà un bel messaggio".
Niccolò Gramigni