La ’culla’ di Michelangelo. Ceduta la villa di Settignano

La dimora che ospitò l’autore del David venduta per 8 milioni a un fondo straniero . All’interno c’è anche una sua opera giovanile. L’investimento di una società.

La ’culla’ di Michelangelo. Ceduta la villa di Settignano

La ’culla’ di Michelangelo. Ceduta la villa di Settignano

Si dice spesso, talvolta anche a sproposito, che in un ’tal luogo’ è passata la storia. Eccessi che sovente servono più a nobilitare che a raccontare una verità. Non è certo questo il caso di Villa Michelangelo, sulle colline di Settignano, perché è questo l’unico edificio ancora esistente nella sua interezza, dove visse e lavorò il Buonarroti. Difficile francamente trovare un nome e un cognome più ’lussuoso’ nella storia della città. Ad ogni modo la storica dimora, costruita tra il XIV ed il XV secolo, è stata ceduta per 8 milioni di euro ad un fondo di investimenti straniero. La vendita – secondo quanto si apprende – è stata curata da Building Heritage, partner esclusivo per l’Italia di Forbes Global Properties, punto di riferimento del mercato Real Estate nel mondo.

La villa fu appunto un’antica proprietà della famiglia dei Buonarroti. Nelle sue biografie è proprio Michelangelo a ricordare come, dopo la nascita a Caprese (il paese dell’Aretino che ora porta il suo nome), si trasferì sopra Firenze dove una balia lo avrebbe allattato con "latte impastato con la polvere di marmo", da cui derivò la sua precoce passione per la scultura.

Qui Michelangelo crebbe, si formò e lavorò: la dimora conserva ancora una opera originale del genio, il Tritone, o Satiro, rimasta assolutamente intatta e ad oggi a nelle disponibilità dei precedenti proprietari della struttura. La villa si sviluppa su quattro livelli, estendendosi per circa 900 metri quadri. L’edificio ha una torre interna quadrata, utilizzata come corpo di guardia, ed è circondato da un terreno con 200 ulivi, per una superficie di quasi 1 ettaro. La facciata principale presenta 2 terrazze esterne ad arco aperte, mentre al piano terra vi è un terrazzo scoperto.

"Questa vendita arriva a poca distanza dalla cessione del prestigioso Boutique Hotel di Firenze, ceduto per 28 milioni – spiega Cinzia Romanelli, Ceo di Building Heritage – Siamo orgogliosi di poter annoverare nel nostro patrimonio, ville di altissimo valore storico e artistico, appartenute ai più importanti artisti italiani e non solo".