di Titti Giuliani Foti
"Debuttare a Firenze, nella città di Dante, nell’eco delle celebrazioni per i 700 anni della sua morte, è un’emozione unica. Abbiamo ripreso il cammino tratto da un’opera immortale e questo tour ha dato ragione all’attesa, nostra e del pubblico, che ovunque siamo stati ci ha regalato un calore straordinario, che per noi e per il nostro lavoro è linfa vitale. Ci emoziona profondamente essere in scena al Teatro Verdi". Così il regista de "La Divina Commedia opera musical", Andrea Ortis racconta l’arrivo di questo kolossal musicale al Teatro Verdi in scena da domani al 20 febbraio (ore 20,45 - domenica ore 16,45).
Un vero miracolo italiano questo musical autoprodotto che conta una quantità industriale di cambi scena: ben settanta per oltre duecento costumi. "Questo nostro – spiega l’attore Antonello Angiolillo che interpreta Dante – è uno spettacolo in continua evoluzione con linguaggi che sanno parlare anche alle nuove generazioni perchè nuove saranno le emozioni che ci regaleremo a vicenda. Abbiamo avuto e abbiamo molti sold out che per noi sono motivo di profonda soddisfazione. Firenze, non c’è bisogno di sottolinearlo ancora, è una tappa importantissima". Il rispetto per la città va di pari passo a quello verso il Sommo Poeta. Dalla scena le proiezioni immersive in 3D inondano il pubblico per immergerlo nell’immensità sublime che il padre della lingua italiana ha saputo creare con i versi celeberrimi delle tre cantiche di Inferno, Purgatorio e Paradiso. E in questo viaggio teatrale, dove la tecnologia è elemento essenziale della narrazione, gli spettatori oltre ogni età, potranno ammirare, comprendendola fino in fondo, la grandezza del Poeta. Il corpo di ballo acrobatico, guidato da Mariacaterina Mambretti, risulta come un’onda che avvolge il racconto.
Tutt’attorno, una realtà aumentata dà al passato la sostanza del presente tra effetti tecnologici di luci e proiezioni e nuove live session di percussioni, con strumentazione potenziata.
Si parla di oltre due ore di spettacolo che rivelano l’amore e l’impegno riversati in questa opera musicale in continua tensione. In scena una riscrittura fluida dei versi e delle storie più toccanti del poema rende più semplice e immediata la sua totale comprensione. Il più grande racconto dell’animo umano, della sua miseria e della sua potenza, tra vizi, peccati e virtù che non conoscono l’usura del tempo, riprende così la forma dello spettacolo di voci, danze e tecnologia da aver fatto guadagnare a La Divina Commedia Opera Musical la Medaglia d’oro dalla Società Dante Alighieri. Da vedere.