Una nuova produzione Atto Due per la stagione del Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino. Nell’ambito della rassegna "Divergenze" questa sera alle 20,30 e domani alle 17 sarà in scena "La fame" scritto e diretto da Emanuele Alù con unico protagonista l’attore Emanuele Linfatti. Il testo è una riflessione sulla fame, necessità corporea che appartiene, però, "al mondo impalpabile della psiche", ma il ragionamento che scaturisce è molto più ampio. Quando si ha fame, infatti, la coscienza si allontana e "nel nome della sopravvivenza sacrifichiamo volentieri tutta ciò che rende la vita meritevole di essere vissuta, anche il godimento. Siamo sempre affamati e l’ipocondria digitale degrada la vita, il rapporto costante con i dispositivi tecnologici che ci circondano la spoglia di qualsiasi narrazione capace di generare senso". La sopravvivenza, l’allungamento della vita ad ogni costo diviene così il valore più alto cui puntare che mette tutti gli altri in secondo piano. In questo quadro a ciascuno viene chiesto di comunicare i propri bisogni e desideri e non importa se l’interlocutore è un umano o un dispositivo. E allora, come accade nello spettacolo, "cosa succede a un ragazzo affamato quando prova a nutrirsi senza sfruttare risorse naturali, dialogando solo con un dispositivo? Quando a stabilire cosa sta accadendo al nostro corpo non siamo più noi con i nostri sensi limitati ma una macchina assoluta come un dio, quando reale e virtuale combaciano di cosa abbiamo fame?". Info e prenotazioni: [email protected].
S.N.