Annalisa Secchi ha sempre sperato e pregato di ritrovare la fede nuziale del marito persa ed è accaduto davvero. Grazie alla polizia municipale di Prato che ha lavorato due mesi incrociando i dati in anagrafe con vari Comuni, fino a quello di Campi Bisenzio, trovando alla fine il legittimo proprietario della fede finita agli oggetti smarriti nell’ottobre dell’anno scorso. Su quella fede sono incisi il nome Annalisa e la data di nozze: due indizi importanti, ma il matrimonio non era stato celebrato a Prato quindi tutto diventava più difficile. La polizia municipale di recente aveva anche mostrato alla stampa e alle televisione i tanti oggetti smarriti depositati e fra questi c’era proprio quella fede. Annalisa Secchi, 32 anni si è sposata con Gianrico Capasso, 34 anni, agente di polizia penitenziaria alla Dogaia a Prato, il 4 giugno 2022 nella chiesa di San Lorenzo a Campi Bisenzio.
La coppia ha vissuto prima a Campi in via Brescia e poi si è trasferita a Maliseti. Nel frattempo è nata Azzurra. Il 5 ottobre 2023 Gianrico è andato all’ufficio postale a Narnali dove la fede è scivolata dal dito. "Quella mattina – ricorda Annalisa – feci una foto a Gianrico sulla porta di casa e la fede si intravedeva, quindi ero convinta che l’avesse persa a casa o al lavoro, tanto che lo disse anche ai colleghi della Dogaia e la cercarono. Quella sera vidi mio marito piangere: era un periodo di stanchezza, di insonnia e non si perdonava di averla persa. Nel mio cuore però sentivo qualcosa...". Annalisa e Gianrico progettavano di ricomprarla e avevano chiesto al parroco di San Lorenzo, don Ivo Marchi, di benedire nuovamente gli anelli.
Poi lunedì scorso la bella e sorprendente notizia: "Ricevo una telefonata della polizia municipale di Prato – prosegue Annalisa – la quale mi chiede la conferma dei dati anagrafici. Alla fine abbiamo pianto di nuovo ma erano lacrime di felicità e gioia. Abbiamo aspettato a rifarla: quando le mani tese su di noi sono quelle del Signore avviene sempre la sua volontà. Ringrazio di cuore la polizia municipale di Prato". L’anello fu trovato da un agente della municipale alle Poste e portato al deposito. "In media riusciamo a ritrovare i proprietari del 15-20% degli oggetti, soprattutto velocipedi - dice il comandante della municipale di Prato, Marco Maccioni - ma quasi mai degli oggetti d’oro. Quella fede era di fattura particolare, oltre al nome e siamo felici di averla restituita".
M. Serena Quercioli