FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

La Fi-Pi-Li finalmente respira. Ora piano per svincoli extra large: "Svolta decisiva, è solo l’inizio"

Taglio del nastro storico fra Firenze e Scandicci con l’ampliamento della carreggiata anti-incidenti. Dalla Regione 3,8 milioni. Baccelli: "Questo è il modello che vogliamo estendere a tutta la strada". .

Taglio del nastro storico fra Firenze e Scandicci con l’ampliamento della carreggiata anti-incidenti. Dalla Regione 3,8 milioni. Baccelli: "Questo è il modello che vogliamo estendere a tutta la strada". .

Taglio del nastro storico fra Firenze e Scandicci con l’ampliamento della carreggiata anti-incidenti. Dalla Regione 3,8 milioni. Baccelli: "Questo è il modello che vogliamo estendere a tutta la strada". .

di Fabrizio Morviducci

È il primo passo per sciogliere il nodo fiorentino della Fi-Pi-Li. Il presidente della Regione, Eugenio Giani ha inaugurato ieri mattina la corsia d’emergenza che va dal chilometro 1+170 al chilometro 2+400, ovvero dall’ingresso del lotto zero alle rampe di accesso dell’A1 per il casello Firenze-Scandicci. Alla riapertura della strada era presente anche l’assessore regionale alle infrastrutture, Stefano Baccelli. "L’intervento complessivo – ha detto Baccelli - riguarda oltre 7 km ed è finalizzato anche al risanamento acustico: abbiamo infatti utilizzato un asfalto fonoassorbente, una miscela appositamente studiata per le caratteristiche della Fi-Pi-Li. Questo è il modello che vogliamo estendere a tutta la strada. È un modello che vogliamo applicare in modo strutturale, in particolare con la costituzione della società Toscana Strade". L’arrivo della corsia d’emergenza in direzione mare permette di rendere più scorrevole il traffico per accedere all’autostrada, ma non risolve ancora l’ingorgo quotidiano in direzione opposta.

La Regione sta combattendo ormai da anni una battaglia per avere dal governo le autorizzazioni per il raddoppio del casello, ma al momento siamo ancora arenati. L’intervento su Firenze è il primo tassello di un’opera di risanamento della strada di grande comunicazione che alla fine dovrebbe costare oltre 250milioni di euro. In previsione ci sono una serie di interventi progressivi da realizzare sulla base di un elenco di priorità sul quale stanno lavorando i dipartimenti di ingegneria delle università di Pisa e Firenze.

Ed è chiaro che l’area fiorentina è osservata speciale, raccogliendo ogni giorno flussi di traffico sovradimensionati rispetto all’infrastruttura verso il capoluogo e verso l’empolese. Le prossime tappe potrebbero essere le corsie di immissione dell’uscita di Lastra a Signa e un altro tratto di corsia d’emergenza tra Lastra a Signa e Ginestra. "I cittadini – ha detto il presidente Giani – devono essere consapevoli di quello che possiamo fare per il risanamento della SGC. L’incarico affidato dalla Regione agli atenei pisano e fiorentino ci permetterà di individuare tutti i punti in cui la Fi-Pi-Li può diventare più larga perché l’obiettivo che ci poniamo, anche in vista della futura costituzione di Toscana Strade Spa, è creare, laddove possibile, le corsie d’emergenza".

Per questo primo intervento ha investito la Regione: poco più di tre milioni di euro, intervenendo con la creazione della corsia d’emergenza e la stesa dell’asfalto fono assorbente. Risanamento acustico e ampliamento della carreggiata con corsia di emergenza per una Fi-Pi-Li più larga, per scongiurare rallentamenti in caso di incidenti. E’ l’obiettivo che il governo della Regione porta avanti e che sarà ancora più concreto con la costituzione di Toscana Strade. Intanto la banchina di destra, con la sua maggiore larghezza, garantirà, in questo singolo tratto, un maggior agio per i veicoli nel caso di eventuale emergenza, senza che si vengano così a creare pericoli o rallentamenti al flusso veicolare nel caso di un problema ad un mezzo presente in corsia.

Ma in prospettiva, il nuovo assetto della piattaforma stradale, con barriere arretrate e banchina più larga, potrebbe garantire anche un ulteriore ampliamento a tre corsie.