La Fi-Pi-Li tinta di viola. Un’altra trasferta "mitica"

Come nel 1986 e nel 1998, gli ultras raggiungono il Castellani con i motorini. Più di mille scooter hanno invaso la superstrada con la scorta della polizia.

La Fi-Pi-Li tinta di viola. Un’altra trasferta "mitica"

Come nel 1986 e nel 1998, gli ultras raggiungono il Castellani con i motorini. Più di mille scooter hanno invaso la superstrada con la scorta della polizia.

FIRENZE

I più giovani ne avevano sentito parlare dal babbo, dai fratelli più grandi, o avevano sfogliato l’album dei ricordi. Ma è successo ancora e stavolta c’erano pure loro: come nel 1986, come nel 1998, tutti in motorino per la trasferta più vicina della serie A.

Quella ventina di chilometri tra Firenze e il Castellani di Empoli, ragazze e ragazzi della curva Fiesole se li son fatti in sella alle due ruote: un serpentone lunghissimo di oltre mille scooter che ha invaso la Fi-Pi-Li, con i clacson e le sciarpe al vento. Percorso eccezionalmente aperto a ogni cilindrata, perché guidato dalle “safety car“ della polizia che hanno garantito la sicurezza degli ultras in scooter.

Anche perché la "motorinata", oltre che "mitica", era stata ’benedetta’ anche dai gestori dell’ordine pubblico, che grazie ai mezzi a due ruote, circa un migliaio, hanno evitato un’invasione di macchine che avrebbe gravato sulla cittadina di Empoli e in particolare del quartiere che ospita la Computer Gross Arena.

Il ritrovo dei viola era fissato al parcheggio della Coop di Ponte a Greve. Dal viale Nenni, direzione viale Etruria per imboccare la superstrada “scortati“. Complice il bel tempo, all’andata tanti tifosi che non partecipavano alla trasferta si sono messi sui cavalcavia (quelli di Inno, tra Lastra a Signa e la Ginestra e di Botinaccio, prima di Montelupo) a vedere passare la "motorinata".

Percorso all’inverso replicato al ritorno, anche se con minor entusiasmo rispetto all’andata per via di un derby avaro di gol. Ma tifare viola è anche questo...

ste.bro.