
La Fortezza rinasce Caffè e giardini pensili per il nuovo padiglione Mura, via al restauro
di Antonio Passanese
Una sala congressuale da oltre 2.500 posti, un open space espositivo, un sistema di percorsi esterni, giardini pensili, terrazze e aree verdi di copertura per sfruttare funzionalità e recupero monumentale. È il nuovo padiglione Bellavista che sarà costruito alla Fortezza da Basso con un investimento di 26 milioni, nell’ambito degli interventi di recupero e valorizzazione previsti dall’accordo del 2019 tra gli enti proprietari, che vede il Comune di Firenze nel ruolo di soggetto attuatore. Mentre è in corso la gara per l’affidamento del restauro del Padiglione Machiavelli, prendono così il via i lavori per la realizzazione del nuovo Bellavista, affidati all’impresa Edilcostruzioni Group.
La nuova struttura sorgerà nell’area compresa tra l‘Opificio delle Pietre Dure, l’ex liceo Machiavelli e il padiglione Arsenale, area già liberata dalla demolizione del padiglione temporaneo Rastriglia e che sarà, ad agosto e settembre, definitivamente liberata dalla demolizione dell’ex Magazzino del Tribunale per poi procedere alla bonifica bellica. Contemporaneamente all’avanzamento dei lavori che riguardano i padiglioni, si procede con il restauro delle mura con la riprofilatura del Bastione Rastriglia, che costituisce il primo passo per la sistemazione paesaggistica di tutte le aree esterne.
"Andiamo avanti con il progetto di recupero e valorizzazione della Fortezza da Basso: un’opera fondamentale da realizzare nell’interesse della città e del polo fieristico – ha detto l’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci –. Un intervento che diventa sempre più concreto e visibile grazie ai lavori già realizzati e a quelli in corso. L’ulteriore passo ora arriva con la posa della prima pietra del nuovo Padiglione Bellavista".
Nel dettaglio, l’organizzazione dell’edificio, su una superficie di 5.100 mq, prevede un piano seminterrato di 1.600 mq con caffetteria, magazzino, servizi igienici, locali tecnici, spazi di servizio e connettivo; un piano terra con sala espositiva (suddivisibile in due sale con pareti manovrabili) da 2.500 mq, locali tecnici, servizi igienici; un piano primo di 40 mq con spazi scoperti per gli impianti tecnologici e accesso alla copertura. Si aggiungono i sistemi dei percorsi esterni, dei giardini pensili, terrazze e aree verdi di copertura. L’organizzazione funzionale dell’edificio prevede una sala congressuale da 2.528 posti, sala A da 1.112 posti e sala B da 701 posti, oltre a una sala espositiva.
La copertura visitabile, accessibile dal ponte e dalla rampa, è stata immaginata come un luogo ad alto valore ornamentale, con aree a verde non calpestabili da attraversare mediante appositi percorsi. Sul tetto verde non praticabile, che copre la parte anteriore del fabbricato, è prevista una coltivazione a prato selvatico in modo da contribuire alla biodiversità urbana, e creare ambienti vegetali adatti agli insetti impollinatori e alle fioriture spontanee.