REDAZIONE FIRENZE

La gara contestata per gli Uffizi. Al Tar attesa per la sentenza. Solo il terzo ricorso stralciato

CoopCulture si è aggiudicata il bando da 121 milioni per i prossimi cinque anni. Nei giorni scorsi l’Rti capeggiata da Vivaticket ha presentato motivi aggiunti: si va al 5 febbraio.

Il Tar sceglie di spacchettare la decisione attesissima sull’annosa questione dei lavoratori che garantiscono i servizi (accoglienza, biglietteria e bookshop) per Uffizi, Direzione regionale musei Toscana e Opificio delle Pietre. E, così, mentre i ricorsi presentati da Ati Giunti e dal secondo classificato, Primo Nomine, contro l’aggiudicazione a CoopCulture (non ancora assegnata), sono stati trattenuti in decisione dai giudici amministrativi – che potrebbero sciogliere la riserva anche nelle prossime ore – il terzo ricorrente è slittato al 5 febbraio. In particolare, Rti capeggiata da Vivaticket ha presentato pochi giorni fa motivi aggiunti lamentando, stavolta, irregolarità nell’apertura delle buste. Tranche stralciata e rinviata. La decisione principale, però, potrebbe arrivare ben prima del 5 febbraio.

Al momento – aspettando il verdetto dei giudici amministrativi – la gestione dei servizi museali è ancora nelle mani di Opera Laboratori Fiorentini, realtà che vinse l’appalto per la concessione nel 1998 e, di proroga in proroga, ha continuato a gestire il servizio. CoopCulture, prima prima classificata, resta ancora in attesa. "Aspettiamo di conoscere le decisioni del giudici. Ribadisco che se saremo noi a prendere in mano i servizi museali garantiremo un cambio di appalto il più sereno possibile" dichiara Letizia Casuccio, direttore generale di CoopCulture. Concetti che la numero uno di CoopCulture aveva espresso a ’La Nazione’ anche nei mesi passati: "Garantiremo esattamente sia il contratto, sia l’integrativo, sia tutte le condizioni presenti nei singoli contratti dei lavoratori".

Oltre al fronte Uffizi, resta in stand by anche il fronte Accademia e Bargello. Anche in questo caso l’appalto dei servizi è in mano ad Opera Laboratori Fiorentini nonostante la revoca, arrivata l’estate scorsa, da parte del Mic, Ministero della Cultura. Il Tar, anche in questo caso, ha sospeso la revoca facendo proseguire il servizio "in continuità" ad Opera fino all’udienza pubblica del 5 marzo prossimo "per la trattazione della causa nel merito". La direzione generale Musei però è intenzionata a internalizzare i servizi. "La concessione in essere, avviata nel 1998, è scaduta nel 2013, dopo una serie di proroghe peraltro censurate da Anac e Corte dei Conti per ‘gravi criticità’", la direzione generale Musei crede che "la nuova gestione internalizzata tramite la società in house del ministero, Ales spa, stabilita dalla direzione del museo dopo due gare annullate dal Consiglio di Stato" sia "il necessario ripristino di una situazione di correttezza amministrativa".

In tutto questo prosegue lo stato di agitazione indetto dai lavoratori di Opera Laboratori Fiorentini a fine settembre scorso. I motivi sono ormai noti: "preoccupazione per il futuro lavorativo e la forte contrarietà per la crescente incertezza sull’effettivo mantenimento degli attuali livelli economici e normativi, compresi quelli stabiliti dalla contrattazione di secondo livello".