GIANFRANCO
Cronaca

La generosità ripara da tutti i malanni

Gianfranco

Giannasi *

Generosità: "nobiltà d’animo che comporta il sacrificio dell’interesse o della soddisfazione personale di fronte al bene altrui". La definizione di generosità che troviamo nel dizionario ha un carattere marcatamente positivo, quasi eroico. Consideriamo la generosità una dote meritevole di approvazione e ammirazione, una di quelle qualità rare e preziose che innalzano il cuore e danno sollievo all’anima. L’etimologia latina della parola già dice molto: "generosus", da "genus", chi ha un nobile temperamento e un grande cuore. La generosità accomuna in sé, dunque, due elementi che la rendono un sentimento unico. Il primo dettato dalla ragione, riflette l’intelletto, la personalità, l’ecletticità, il temperamento, ed è per questo che la persona generosa si riconosce immediatamente: ispira fiducia, fa sentire protetti e ascoltati, emana autorevolezza e calore umano. Poi c’è l’elemento sentimentale, istintivo, quello che parte dal cuore, dalla consapevolezza che ogni giorno possiamo fare piccoli gesti per rendere felici gli altri e gratificare se stessi. "Siate generosi con la generosità", non è un gioco di parole, ma una chiave di lettura per uno stile di vita nobile che ci innalza spiritualmente e ci fa sentire utili al prossimo, ci arricchisce e allieta la routine quotidiana. La generosità è un dare, senza accorgersene, che, prima o poi, sicuramente ritorna. Se poi non dovesse mai tornare, allora ci si convince di non aver sprecato nulla, in quanto si percepisce il piacere di un benessere autentico, per avere fatto qualcosa a vantaggio di altri. La generosità diventa una terapia naturale che ripara dai malanni del tempo contemporaneo: l’indifferenza, il narcisismo, l’egoismo senza confine. È una pillola contro tutti i disturbi dell’Io, un prodotto naturale per declinare il Noi. Sembra, infine, che la generosità la si erediti come il colore degli occhi o della pelle e ognuno di noi poi, la costudisce nel suo cuore, per infine, trasmetterla nuovamente alle persone care, come ricordo immortale.

* Direttore pronto soccorsoTorregalli