Ci sono gli ormai noti contratti attivati all’insaputa del proprietario, che scopre di aver dato il consenso a una nuova fornitura solo quando si ritrova senza luce. O le fastidiose telefonate degli operatori che invitano a sottoscrivere un altro accordo, prospettando blocchi dell’erogazione. Sono solo alcune delle pratiche scorrette, in molti casi delle vere e proprie truffe, che dilagano nella giungla del libero mercato del gas. E che, con il prossimo arrivo del freddo (prima o poi il caldo anomalo di questi giorni finirà...), si moltiplicano. Per quantificare il fenomeno Federconsumatori Toscana mette sul tavolo i numeri: dal primo gennaio al 30 settembre di quest’anno, solo a Firenze, 357 persone hanno segnalato all’associazione di essere state vittime di una truffa o di un tentativo. Quindi più di un fiorentino al giorno.
Di questi, 144 hanno più di 75 anni, 111 tra 65 e 74, 87 tra i 55 e i 64 anni e 15 persone meno di 55 anni. Non solo. Per Federconsumatori Toscana il mercato libero, oltre ad aver portato a un’escalation di raggiri, non ha abbassato nemmeno i costi. Nel mese di ottobre il prezzo del gas è pari a 0,45 euro/Smc, in leggero aumento rispetto a settembre (0,41 euro/Smc) e in linea con quello di ottobre 2023 (0,46 euro/Smc), prima della fine del mercato tutelato.
"Con le nuove norme ci ritroviamo ogni giorno alle prese con pratiche fasulle di contratti di fornitura, accordi che le persone giurano di non aver mai stipulati – sottolinea Laura Grandi, presidente Federconsumatori Toscana – Le vittime sono quasi sempre anziani, a volte malati di Alzheimer, altre con la bombola dell’ossigeno. Sono state anche falsificate firme di persone decedute. E’ vergognoso. Purtroppo basta pochissimo: un sì pronunciato al telefono come risposta a un’altra domanda può essere usato come consenso per sottoscrivere un nuovo contratto".
Le conseguenze sulle persone che cadono nel tranello degli imbroglioni sono sia economiche e sia psicologiche. Secondo Federconsumatori, a Firenze, a seguito di questi cambi ‘non desiderati’ di contratti, 167 cittadini (su un totale di 357) hanno riferito di aver avuto un conseguente aumento sulle utenze di 200 euro. Per 41 utenti l’incremento è stato di 180 euro mentre per 36 tra 150 e 180 euro.
Le tecniche utilizzate dagli imbroglioni si stanno affinando con il tempo. La truffa è avvenuta tramite telefono per il 63% dei casi, porta a porta per il 28% e tramite venditori assiepati nei centri commerciali per il 9%. Il dato che preoccupa è che l’89% delle persone che si sono recate in Federconsumatori ha dichiarato di non aver mai firmato nessun cambio di fornitura e di essersi ritrovati all’interno di un contratto fasullo. Solo l’11% ha raccontato di aver dato il consenso "perché indotto con l’inganno grazie alla persuasione del venditore".
Federconsumatori quindi mette in guardia dai tranelli che si stanno moltiplicando negli ultimi mesi e che, presumibilmente, diventeranno ancora di più: "Il truffatore – conclude Grandi – conosce tutti i nostri dati in quanto sul mercato circolano database con le informazioni personali di milioni di utenti, quindi il nostro consiglio è quello di diffidare di chiunque. In caso di telefonata sospetta bisogna chiamare direttamente il proprio gestore o rivolgersi alle associazioni dei consumatori". Se non è un inverno caldo per il meteo, insomma, lo è eccome sul fronte delle bollette del gas. Fra tariffe libere e truffe dietro l’angolo che colpiscono, ancora una volta, soprattutto i più deboli.