Consorzio bonifica Alto Valdarno , Autorità di bacino dell’Appennino settentrionale, Dipartimento d’Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Firenze e Canottieri comunali, quattro soggetti legati da un nastro d’argento: quello dell’Arno, un fiume pian piano sempre più in salute, grazie anche alle azioni conseguenti ai protocolli della legge ‘Salva mare’. Il ministero dell’Ambiente ha infatti affidato all’Autorità di Bacino 842mila euro per una sperimentazione di tre anni: da una parte gli interventi strutturali, con la progettazione e realizzazione di impianti automatizzati di raccolta di rifiuti flottanti; dall’altra le attività di informazione, sensibilizzazione e giornate di raccolta tra Toscana e Liguria.
Ma non bisogna riposarsi sugli allori: l’Arno ancora è tanto fragile per inquinamento delle plastiche. Come emerge dagli studi del Dipartimento di Ingegneria, mostrati ieri dal professor Luca Solari del Dipartimento universitario in una conferenza all’Accademia dei Georgofili per presentare le azioni portate avanti in sinergia dalle quattro realtà, l’attenzione deve essere rivolta in particolare agli affluenti minori, ma anche al fondale. A preoccupare soprattutto le microplastiche, che dai fiumi si riversano in mare e quindi in tavola. Le fonti sono tante: il deterioramento di macroplastiche, l’agricoltura, le fibre dei vestiti dagli scarichi delle lavatrici… Però la buona notizia c’è: "Sono stati fatti passi molto significativi, addirittura oltre il prevedibile, in termini di pulizia e rispetto dell’Arno e degli altri corsi d’acqua, nel giro di pochi mesi, da quando l’Autorità di bacino ha stretto l’ Alleanza per il fiume", afferma Gaia Checcucci, segretario dell’Autorità. Tra le sperimentazioni, ha evidenziato Serena Stefani presidente del Consorzio di Bonifica – un ampio e delicato territorio di 54 comuni e 6500 km di corsi d’acqua tra cui i giganti Arno e Tevere –, il progetto ‘Splastichiamo i fiumi’ e il ‘Baby village plastic free’, "per fermare l’abbandono e consolidare le campagne di sensibilizzazione e raccolta". Giancarlo Fianchisti, presidente dei Canottieri comunali, dal 1934 impegnati a glorificare l’Arno non solo con i risultati sportivi ma anche con la tutela ambientale, ha parlato dell’azione di monitoraggio e pulizia con il green dragon boat e la discesa dell’Arno dal Casentino alla Foce per il novantesimo anniversario.
Carlo Casini