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La grande truffa della Unlimited. Agenzia di viaggi sotto accusa: "Il titolare fuggì coi soldi dei clienti"

Decine di persone raggirate e migliaia di euro di acconti già pagati spariti: è appena iniziato il processo all’operatore turistico che nel 2019 si rese irreperibile lasciando a piedi novelli sposi e tanti altri clienti.

di Stefano Brogioni

FIRENZE

Sognavano una vacanza in località esotiche, ambivano al relax dopo un anno di lavoro, volevano impreziosire il loro matrimonio con un viaggio di nozze da favola.

Legittime aspettative regolarmente saldate prima di partire, tanto che, per molti, l’atroce scoperta di essere stati truffati si concretizzò un attimo prima di salire sull’aereo.

Niente spiagge caraibiche, niente drink ghiacciati sotto il sole, niente luna di miele con la persona amata: perché C.C., titolare dell’agenzia di viaggi "Unlimited" di via Maragliano, a Firenze, era fuggito con il malloppo. La più classica delle truffe, secondo le indagini della procura, i cui accertamenti vennero innescati da decine di denunce: i clienti avevano pagato il conto del loro viaggio, oppure avevano stipulato un contratto per una lista di nozze, ma l’agenzia, dopo aver incassato pagamenti o quote di parenti e amici degli sposini, non aveva mai fatto alcun prenotazione. E i soldi, secondo le accuse, sono stati trafugati dal titolare.

Oggi C.C., 47 anni, è a processo dinanzi al tribunale di Firenze, con l’accusa di essersi impossessato di decine di migliaia di euro dei suoi clienti. Oltre ad aver infranto i loro sogni. Già perché la Unlimited negli anni si era fatta un ottimo nome. Così, c’è chi aveva pagato 7.400 euro per 16 notti del pacchetto “Giappone su misura/Maldive“, 12mila euro per un tour onnicomprensivo per la Polinesia Francese, oppure 6100 euro per andare a visitare l’Argentina.

Non c’erano solo novelli sposi tra i clienti di C.C.

Gli studenti Gabriele e Giovanni si erano rivolti all’agenzia di via Maragliano per prenotare viaggio, albergo e biglietto d’ingresso alla partita del tennista Federer a Basilea. Oppure Claudia aveva regalato un soggiorno in Costa Brava alla nipote appena 18enne. L’agente è anche accusato di aver usato indebitamente la carta di credito di una società, per oltre 30mila euro.

Alla prima udienza della “predibattimentale“, l’altro giorno al palazzo di giustizia di Novoli, decine di persone offese si sono presentate a rivendicare giustizia.

Sperano in un risarcimento, anche se il danno provocato dalla “fuga“ dell’agente di viaggio non sarà facile da ristorare.

Il “bubbone“ Unlimited scoppiò nel novembre del 2019, quando i mancati pagamenti e gli scoperti dell’agenzia di viaggio vennero prepotentemente allo scoperto. Una coppia rimase paralizzata a migliaia di chilometri di distanza dall’Italia, altri non partirono nemmeno. E chi sperava che quel bandone di via Maragliano venisse risollevato, rimase deluso.