![Valutazioni in attesa della convergenza . Proposta una convention a Pisa a fine febbraio. Valutazioni in attesa della convergenza . Proposta una convention a Pisa a fine febbraio.](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/OWMzOTcxOWEtN2ZiYy00/0/la-lega-e-con-vannacci-il-sogno-proibito-si-pensa-anche-a-conti.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Valutazioni in attesa della convergenza . Proposta una convention a Pisa a fine febbraio.
"Vannacci è il sogno proibito. Sta valutando diverse ipotesi, senza escludere niente", profetizza il braccio operativo del generale, Massimiliano Simoni. Quindi? Non succede, ma se succede… di ribaltone si tratterebbe. Mentre la chat ufficiale ‘Cdx Regione Toscana’ tra Tomasi (FdI), Stella (Forza Italia), Baroncini (Lega), Silli (Noi Moderati) rimane in modalità silenziosa, il messaggino che mette tutti d’accordo è uno: "Stiamo facendo un grosso favore a Giani e alla sinistra" nel non decidere il candidato presidente. La novità di giornata è la proposta di una "convention per fine febbraio di tutto il centrodestra assieme a movimenti e società civile", lanciata dal vice coordinatore di Fratelli d’Italia Diego Petrucci. Dove? A Pisa, nella città sua e del sindaco Michele Conti - stella polare del civismo moderato, più che tesserato della Lega -, come possibile outsider in caso di bocciatura del collega di Pistoia. Su Tomasi, dentro FdI è più spessa la parete degli scettici. Tra i veleni di coloro che valutano come una zavorra l’essere "un politico poco conosciuto" e tra quei dirigenti (di peso) che bollinano come errata la scelta di promuoverlo a capo della segreteria del partito. Perché diventa "impossibile onorare l’investitura" quando concentri su una persona gli impegni di sindaco a quelli di segretario regionale di partito e di governatore in rampa di lancio. Neanche la direzione nazionale di domenica richiesta da Giorgia Meloni ha sciolto le riserve. La linea da Roma sembra questa: calma e gesso su Tomasi, a tempo debito sarà lui il cavallo vincente. Più impellente della Toscana è la crisi in Veneto per il dopo Zaia tra FdI e Lega. La scarsa mediaticità non preoccupa la Capitale. Anche perché si sta rivelando una copertura dietro cui si abbondano incontri sparsi qua e là ma spesso fiorentini con politici, civici, imprenditori. Giusto per accreditarsi, stringendo le mani giuste. Vedi la comparsa ieri sera di Tomasi ad Arezzo, all’Hotel Minerva, per un incontro "a carattere privato". Più sottotraccia di così. Un modus operandi che però espone il fianco agli alleati in cerca di ribaltoni. Nella Lega salgono le quotazioni del consigliere regionale Giovanni Galli. Ma la scheggia impazzita resta Roberto Vannacci. Abilissimo da Bruxelles a camminare sul filo sottile del leghista indipendente con tanta voglia di correre anche in Toscana, senza far tramontare la luna di miele con Matteo Salvini. Ultimando comunque la macchina de ‘Il mondo al contrario’ coi crismi di partito (radicamento e tesseramento) anziché di movimento. L’incontro chiarificatore con il leader del Carroccio è dato "a giorni" dai suoi collaboratori più stretti. Intanto il generale è pronto a sbarcare a Firenze, con un maxi evento in primavera. Diversi i preventivi di location da almeno 500 posti a sedere richiesti dallo staff. La fronda dei sovranisti ha messo gli occhi sulla Regione: "Va certamente pensato un candidato che sappia infiammare gli spiriti, per ribaltare gli schemi serve visibilità - suggerisce Simoni, da assistente parlamentare di Vannacci a Strasburgo e da membro cabina di regia regionale della Lega -. Lui è il sogno proibito, tirato per la giacchetta da più parti , e la Toscana ce l’ha nel cuore. Pensare forse a un candidato oltre gli steccati potrebbe essere il valore aggiunto per vincere".
F. I.