REDAZIONE FIRENZE

La lotta contro le key box: "Entro metà febbraio scatterà lo stop totale". E il ristoro sull’Imu fa flop

Dopo il Cosp arriva un’ulteriore accelerata alla stretta di Palazzo Vecchio. Gli attivisti di Salviamo Firenze: "Adesso basta ritardi per le rimozioni".

Dopo il Cosp arriva un’ulteriore accelerata alla stretta di Palazzo Vecchio. Gli attivisti di Salviamo Firenze: "Adesso basta ritardi per le rimozioni".

Dopo il Cosp arriva un’ulteriore accelerata alla stretta di Palazzo Vecchio. Gli attivisti di Salviamo Firenze: "Adesso basta ritardi per le rimozioni".

"La battaglia sulle key box è iniziata a Firenze". Piaccia o meno, Palazzo Vecchio tira dritto e incassa il via libera dalla prefettura per giungere al "divieto entro metà febbraio" delle micro cassette di sicurezza che custodiscono le chiavi degli appartamenti immessi nel mercato degli affitti turistici brevi. E che tanto generano un problema di sicurezza vista la ‘blanda’ procedura identificativa nella dinamica host-cliente, quanto di decoro urbano per il pregio degli edifici storici in Riva d’Arno. Al Cosp di ieri, l’ulteriore accelerata. L’imminente nuovo regolamento di Palazzo Vecchio che emenda quello di polizia urbana "verte sulle esigenze ineludibili di sicurezza dettate dalla normativa nazionale e dalla circolare recente firmata dal capo della Polizia. E queste esigenze impongono una revisione delle key box", ricorda il prefetto Francesca Ferrandino. Anche perché l’identificazione prevista imposta ex lege è ‘de visu’, di persona.

"L’esigenza di sicurezza, inoltre, richiede un’altra cosa: che i controlli sulle effettive presenze delle persone che affittano le case siano stringenti. E anche in questo caso, da un punto di vista della sicurezza, le key box ci danno da pensare", aggiunge il prefetto. La sindaca Funaro esulta, inevitabilmente, per la fumata bianca. Lo stop alle key box è "una prima battaglia vinta e un primo punto fermo messo - ha detto a margine dei lavori del consiglio comunale impegnato a votare il bilancio di previsione -. Dal momento dell’approvazione, 10, massimo 15 giorni e poi sarà rimozione totale". Due, però, le note stonate di giornata. La prima dagli attivisti barricaderi di Salviamo Firenze che in più occasioni hanno tappezzato la città e coperto con adesivi a forma di X le microcassette. "Sono passati 2 mesi e oggi viene annunciato che forse a fine febbraio, quindi tra un altro mese e mezzo, diventerà operativo il divieto e la rimozione. Verrà almeno mantenuta questa scadenza - si domanda ad alta voce il portavoce Torelli -. La ‘battaglia’ è iniziata qui e giustamente la sindaca Funaro lo ricorda". Tuttavia, colpisce che non dica chi l’ha iniziata: noi, il 9 novembre durante il G7 del turismo con le nostre X". Torelli si dice inoltre "stupito che al centro della discussione fatta al Cosp ci sia stata solo una questione certamente non complessa" come quella delle key box, "su cui si può e si poteva procedere già con un’ordinanza della sindaca".

L’altro semaforo rosso, netto e inequivocabile, arriva dal responso del ristoro sull’Imu previsto per i proprietari delle seconde case pro-residenzialità, su impulso del Comune tramite avviso pubblico valido fino al 31 dicembre scorso. "I risultati non sono stati positivi. Nel 2024 solo un caso è passato da affitto breve a lungo", ha ammesso la sindaca. Intenzionata, però, a "confermare la misura perché pensiamo che tutte le forme che incentivano il sostegno alla residenza debbano essere mantenute. Se vogliamo incidere davvero sul fronte abitativo dobbiamo utilizzare tutte le leve che ci sono. E continuare a lavorare, non solo per far conoscere la misura". Per la giunta, i 4 milioni stanziati a bilancio per il contributo affitti vanno in questa direzione. "Il contributo affitto garantisce anche il proprietario - la chiosa di Funaro -. Perché io comprendo il proprietario che ha paura di ritrovarsi l’inquilino che non paga l’affitto: quindi, chi prende questo contributo deve avere un contratto in regola e pagare regolarmente. E questa è una misura che può incentivare e aiutare".

Francesco Ingardia