FIRENZE
I ragazzi di Fridays For Future tornano ad animare Firenze, questa è la volta di Piazza Santissima Annunziata. Prima comincia il suono delle sirene d’allarme riprodotte dagli altoparlanti, poi il rombo dei tuoni e dell’acqua. Un telo cerato blu che si alza e diventa un’onda che travolge tutto e tutti. Passa e lascia dietro di sé una serie di corpi sdraiati a terra, che poco dopo si rialzano, aiutati dai volontari, e mostrano dei cartelli con le immagini più terrificanti degli eventi estremi legati al cambiamento climatico. Incendi, alluvioni, desertificazioni.
La riproduzione di un’alluvione viene messa in scena dagli attivisti di Fridays in un nuovo giorno di sciopero nazionale per il clima. Non sono molti, meno rispetto agli altri scioperi, ma non si sono arresi. Alla vigilia del possibile arrivo di Greta Tumberg a Firenze gli animi si scaldano e la protesta si accende. All’inizio del flash mob in piazza cala il silenzio, tra persone che si fermano ad osservare, e chi passa rivolgendo uno sguardo veloce. Quello che è accaduto a Campi Bisenzio o in Emilia è la conseguenza "della crisi climatica che è qua ed è ora.
E non possiamo più voltarci dall’altra parte, non è più possibile negare nonostante questo governo cerchi di farlo", sottolinea Irene Sarti, referente di Fridays For Future Firenze. "Oggi -aggiunge- scendiamo in piazza per denunciare l’estremo ritardo con cui si stanno mettendo in atto le misure per il green deal e l’accordo di Parigi. Si preferisce finanziare le guerre anziché destinare risorse alla transizione ecologica. Di tempo -incalza- non ce n’è più. Eppure, questa piazza vuole trasmettere un messaggio di speranza: possiamo ancora fare qualcosa".