CALENZANO (Firenze)
"Abbiamo raccolto tra i primi uno dei feriti. Ci ha raccontato di essere stato sbalzato per dieci metri". Voci dei soccorritori: i volontari fiorentini sono stati tra i primi ad arrivare sul posto. Quando la centrale operativa dell’emergenza ha fatto partire l’allarme, le prime associazioni attivate sono state quelle del posto: la Pubblica assistenza di Calenzano e la Misericordia. Sono stati loro per primi a prendersi cura dei feriti. "Eravamo di ritorno da un servizio a Firenze – ha detto un volontario della ‘Pubblica di Calenzano’, Giulio Molinari – quando abbiamo ricevuto l’ordine di servizio. Abito vicinissimo a dove è successo, fortunatamente da Sesto la polizia municipale aveva fatto i blocchi stradali per agevolare i mezzi di soccorso; siamo arrivati in un attimo in via Erbosa. Prima però abbiamo distribuito le mascherine che avevamo a bordo a carabinieri e forze dell’ordine che stavano lavorando in mezzo alla coltre di fumo. Il ferito aveva dolori ovunque. Ci ha raccontato di essere stato sbalzato dall’onda d’urto per oltre dieci metri". Il 118 ha allertato altre ambulanze per coprire i servizi d’emergenza in zona mentre i soccorritori continuavano a prendere feriti e ricoverarli. "Siamo vicini ai familiari delle vittime dell’incidente sul lavoro di Calenzano, e accanto ai feriti – ha detto il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini, che ha voluto testimoniare l’impegno dei volontari chiamati a operare sull’emergenza – morire di lavoro, nel 2024 è purtroppo ancora possibile, e non è mai abbastanza quello che possiamo fare per la sicurezza".