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La magia della Bibbia. Cazzullo al San Michele

FIRENZE Forse “non c’è più religione“, forse per questo non si legge più la Bibbia, almeno, non più come lo si...

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Forse “non c’è più religione“, forse per questo non si legge più la Bibbia, almeno, non più come lo si faceva un tempo. E, secondo Aldo Cazzullo, ci stiamo perdendo qualcosa di meraviglioso: la grande autobiografia di Dio. Questo il motivo che lo ha spinto a scrivere il suo ultimo volume: Il Dio dei nostri padri (HarperCollins, 2024), che ne racconta la storia, con continui riferimenti all’attualità, alla nostra vita, ma anche ai capolavori della storia dell’arte.

Oggi la presentazione, alle 21, al Teatro San Michele di Firenze, in via Pietro di Cosimo. Insieme all’autore ci saranno la direttrice di Qn La Nazione, il Resto del Carlino, Il Giorno e Luce! Agnese Pini, e don Francesco Vermigli, direttore ufficio catechistico della diocesi. Per la Comunità Giovanile San Michele interverranno anche il presidente Maurizio Cammilli ed Eva Carrai, che introdurrà l’iniziativa.

Tanti i capitoli, che seguono tutta la vicenda, dalla Genesi, la Creazione e la cacciata dall’Eden, passando per Caino e Abele, l’Arca di Noè, Giuseppe e i suoi fratelli. E poi Giosuè, Golia e Davide, fino all’arrivo del Messia, l’Annunciazione e la vita di Gesù.

"Le pagine della Bibbia sono l’origine della nostra cultura, le radici dell’identità italiana, cristiana, occidentale. È anche un fondamentale strumento per aver ispirato la grande arte, soprattutto la nostra: pensiamo a Giotto, a Michelangelo, a Raffaello che ci hanno lasciato delle opere straordinarie. Poi nei personaggi biblici ci possiamo immedesimare tutti: chi non ha mai provato invidia come Caino? Chi non ha mai affrontato una grande sfida come Davide?", ha detto Cazzullo qualche giorno fa in un’intervista sul nostro giornale.