MANUELA PLASTINA
Cronaca

"La malattia abbassa le difese immunitarie. Occhio alla tosse secca"

Dottor Pierluigi Blanc, primario di malattie infettive nell’Asl Toscana centro, ci sono numerosi casi di polmonite. Sono legati all’influenza? "Non...

Dottor Pierluigi Blanc, primario di malattie infettive nell’Asl Toscana centro, ci sono numerosi casi di polmonite. Sono legati all’influenza? "Non...

Dottor Pierluigi Blanc, primario di malattie infettive nell’Asl Toscana centro, ci sono numerosi casi di polmonite. Sono legati all’influenza? "Non...

Dottor Pierluigi Blanc, primario di malattie infettive nell’Asl Toscana centro, ci sono numerosi casi di polmonite. Sono legati all’influenza?

"Non per forza. Oltre all’influenza, che ormai ha quasi raggiunto il picco e presenta numerose ripercussioni polmonari, circolano altri virus respiratori che si mescolano a quello influenzale".

Si notano anche spesso recidive.

"Non sono ricadute in realtà: l’influenza lascia le difese immunitarie basse e questo facilita il rischio di una seconda infezione, come appunto la polmonite. Per sapere se si tratta di influenzale o meno, servono tamponi diagnostici".

Quando sospettare una polmonite?

"Parte sempre dalla tosse, sintomo anche dell’influenza che coinvolge le prime vie respiratorie. Tuttavia, se persiste oltre i 2-3 giorni, in particolare se è secca e non catarrosa, potrebbe trattarsi complicanza polmonare. Il medico, in questi casi, deve valutare attentamente segni e sintomi".

Quando è opportuno ricorrere agli antibiotici?

"Non sono indicati per le forme virali come l’influenza. Si prescrivono solo per sovrainfezione batterica, che colpisce soprattutto soggetti immunocompromessi o anziani fragili. Usare l’antibiotico laddove non serve, è inutile, ma anche pericoloso per gli effetti collaterali. L’approccio corretto per la tosse da influenza, è utilizzare antivirali specifici in maniera precoce, altrimenti perdono efficacia". Qual è l’attuale situazione relativa al Covid-19?

"Fortunatamente è rientrato in una fase di bassa endemia. Le misure di prevenzione, come l’uso delle mascherine, si stanno gradualmente riducendo anche negli ospedali. Questo potrebbe facilitare la diffusione di altre infezioni trasmissibili per via aerea. Il Covid-19 ci ha insegnato l’importanza di valorizzare i sintomi respiratori e di considerare attentamente le diagnosi, dato che i sintomi di virus come l’influenza, il virus respiratorio sinciziale e altri sono spesso sovrapponibili".

Cosa fare nel caso di un’infezione respiratoria prolungata?

"Se un paziente guarisce dall’influenza, ma presenta un decorso lento, potrebbe trattarsi di una forma protratta dell’influenza stessa, non di una recidiva. Tuttavia, se il soggetto, dopo un periodo di benessere, sviluppa nuovamente una polmonite, è essenziale effettuare una diagnostica approfondita con tamponi specifici per escludere l’infezione da un altro virus".

Manuela Plastina