Da lunedì in Consiglio comunale si discuterà del Piano operativo, l’ultima grande delibera del mandato Nardella. In teoria il Pd ha in mano i numeri per far approvare l’atto, anche qualora i due consiglieri di Iv (Mimma Dardano, Barbara Felleca) e i tre di Firenze Democratica (Leonardo Calistri, Massimiliano Piccioli, Stefano Di Puccio) votassero contro. Tuttavia, da qui a mercoledì (giorno in cui si voterà), attenzione alle possibili sorprese e, chissà, a franchi tiratori all’interno dei Dem. Il Pd potrebbe anche pescare dal gruppo Misto e in particolare da Michela Monaco che ha dichiarato di votare a favore del Poc: "Confermo il voto favorevole, oltretutto sono state approvate osservazioni sull’accessibilità", dice Monaco.
Non arriverà invece alcun aiuto dall’altro membro del gruppo Misto Andrea Asciuti: "Sto ancora studiando il Poc ma sicuramente non sono a favore: o astensione o contrarietà", dichiara. È interessante la posizione del consigliere del M5s Lorenzo Masi che, ormai da settimane, sta cercando di far sì che ci possa essere un’intesa tra Pd e 5 Stelle alle prossime comunali. Sul voto in aula però il quadro è diverso: "Voterò contro – taglia corto -. Il dialogo col Pd riguarda la prossima consiliatura, qui si parla della giunta Nardella". Se il centrodestra voterà contrario in modo compatto, bisognerà capire cosa faranno Iv (dopo la rottura sembra definitiva per le prossime elezioni) e Firenze Democratica. Iv ha presentato 9 emendamenti, Firenze Democratica ben 28: sono per il no, salvo che non passino gli emendamenti. In aula sarà battaglia. "Dal Pd io non sono stata convocata per trovare un accordo – attacca la capogruppo renziana Mimma Dardano –. Nelle commissioni abbiamo sempre fatto ‘non voto’, d’altronde se il Pd non ci considera. Hanno numeri sono risicati".
Dicevamo di eventuali sorprese. All’interno dei consiglieri Dem ci sono due persone che dopo la votazione dell’assemblea cittadina – a larghissima maggioranza, va detto - di indicare Sara Funaro come candidata, hanno avuto qualche dubbio e inizialmente si sono allontanati dalla maggioranza dem, pur rimanendo all’interno: Massimo Fratini e Patrizia Bonanni. Nessuna preclusione su Funaro ma "eravamo a favore delle primarie. Schlein era stata legittimata in quel modo. Siamo rimasti però nel Pd. Se fossi andato a Firenze Democratica avremmo avuto i numeri in Consiglio. Ci sono state pressioni ma in realtà io mi sono preso un impegno con gli elettori e ho scelto di portarlo a termine". Fratini – che non si ricandiderà come consigliere ma si mormora possa strappare il Quartiere 1 - conferma di voler "votare a favore del Poc", lo stesso farà Bonanni. Niente franchi tiratori dunque, almeno per il momento. Ma la politica si sa, cambia anche in pochi minuti.