Da ostacolo a opportunità, da scoglio insormontabile a lasciapassare per il divertimento.
A casa i pregiudizi: la matematica è altro dal calcolo puro e ripetitivo, la matematica è (anche) libertà. È un invito a uscire dagli schemi e a lasciarsi portare, a partire dalla proposta di una nuova didattica che abbandoni proprio quell’idea ormai vetusta di aridità, quello proposto dalla due giorni a marchio Uniser e Fondazione Caript, il 17 e 18 maggio a Pistoia con la seconda edizione del convegno nazionale Ricerca in pratica: la ricerca in didattica della matematica per la scuola.
Due i momenti nei quali si articolerà l’iniziativa, uno dedicato all’approfondimento in sessioni plenarie al cittadino teatro Bolognini, l’altro in forma di laboratorio organizzato alla scuola Roncalli. A Pistoia arriveranno più di trecento persone, a raccolta sui temi della matematica insegnata e appresa grazie ai contributi di alcuni dei massimi esperti nazionali in materia.
A raccontare gli appuntamenti di questo obiettivo che ha colto nel segno già lo scorso anno è Ezio Menchi, che di Uniser è vicepresidente. "In Uniser esiste un centro di ricerca d’avanguardia sulla matematica, identificato con l’acronimo inglese Carme, con la conduzione scientifica di UniPi e UniFi che lavora durante tutto l’anno per migliorare il rendimento dei ragazzi – dice il professore -. Dallo scorso anno abbiamo associato un convegno che si ripeterà dunque annualmente ideato allo scopo di trasferire i risultati della ricerca nelle scuole. Il bilancio dello scorso anno in termini di partecipazione è stato molto più che incoraggiante, tanto che quest’anno in quattro giorni appena le iscrizioni sono andate sold out".
Del comitato scientifico fanno parte Samuele Antonini, docente di matematica e informatica all’Università di Firenze e il collega di ateneo Bernanrdo Nannini, mentre per l’Università di Pisa figurano Pietro Di Martino, Anna Baccaglini-Frank e Giulia Lisarelli. Questi due giorni di formazione vogliono elevare la matematica a ciò che veramente è, struttura cognitiva fondante per lo sviluppo e la piena realizzazione delle potenzialità individuali di ogni cittadino, ma anche proporre una didattica diversa.
"Meno burocrazia di calcoli, meno esercizi ripetitivi, meno noia – sogna il professor Menchi -, più libertà di pensiero, affidamento sulla fantasia e creatività, presentando le virtù reali della matematica. Il centro Carme per altro ha un duplice obiettivo, muoversi nell’eccellenza nella matematica e cercare di fare capire a chi nella matematica trova un grande ostacolo che può farcela, che può anche divertirsi".
E a proposito del gap maschi-femmine, che tipo di evidenza ci consegna Carme? "La storia di casa nostra ci dice che sta aumentando la quota di ragazze che entrano in questo mondo e che di questo ne fanno la loro professione – conclude Menchi -. La nostra aula speciale per altro è dedicata a una matematica iraniana, prima a vincere la Medaglia Fields. Tutto il nostro percorso tende a valorizzare la presenza femminile in questo mondo. E poi, personalmente in quanto insegnante, posso dire di aver riscontrato una più spiccata attitudine della ragazze alla matematica".