FIRENZE
Cosa successe negli uffici di Glovo quando il rider Sebastian Galassi rimase vittima di un incidente durante il servizio? E’ uno degli aspetti approfonditi dal Garante della privacy che ha inflitto una maxi sanzione a Foodinho, la società del gruppo che gestisce i dati personali dei fattorini. Com’era Sebastian, il giovane fiorentino morto all’incrocio tra via De Nicola e via Gobetti la sera del 1 ottobre 2022.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha ordinato a Foodinho srl, società del gruppo Glovo, il pagamento di una sanzione di 5 milioni di euro per aver trattato illecitamente i dati personali di oltre 35mila rider attraverso la piattaforma digitale. L’Autorità ha inoltre impartito specifiche prescrizioni e ha vietato l’ulteriore trattamento dei dati biometrici (riconoscimento facciale) dei rider utilizzati per la verifica dell’identità.
In particolare, l’attività del Garante si è soffermata su quanto è accaduto quando, il 3 ottobre, l’account “professionale“ di Galassi è stato disattivato con un messaggio preimpostato, e non un errore umano. Prassi che il Garante condanna.
Questa la comunicazione che i familiari ricevettero quando Sebastian era già deceduto: "Glovo intende offrire un’esperienza ottimale ai propri corrieri, partner e clienti. Per mantenere una piattaforma sana ed equa talvolta è necessario prendere dei provvedimenti quando uno di questi utenti non si comporta in modo corretto. Siamo spiacenti di doverti informare che il tuo account è stato disattivato per il mancato rispetto di Termini e Condizioni. Se avrai ancora dei pagamenti in sospeso alla fine del prossimo periodo di fatturazione riceverai i dettagli dell’ultimo ordine per la fatturazione. Se hai bisogno di contattarci per qualsiasi motivo, utilizza il modulo disponibile nel sito dei corrieri".
In base alle dichiarazioni resa dalla società nell’ambito dell’inchiesta, il responsabile delle relazioni esterne e istituzionali alle 17:57 del 2 ottobre ha ricevuto una notizia che lo informava che la vittima dell’incidente era un rider Glovo. Il giorno dopo, alle 9:01, il manager del Team Operation ha contattato un operatore addetto con la seguente indicazione "Direi di fare come per gli altri. Lo mettiamo ’Disabled’ e lasciamo la nota in description". L’operatore ha dichiarato di "aver ricevuto l’indicazione di procedere alla disattivazione verbalmente dal Manager del Team Operation, e che non è a conoscenza della procedura di generazione automatica della e-mail in quanto è di competenza della capogruppo Glovo".
In proposito la Società ha altresì dichiarato che "dopo che l’account era stato manualmente disattivato, il messaggio concernente la disattivazione dell’account è stato inviato in modo automatico, dal sistema al Corriere, per errore, poiché tale disattivazione non ha avuto origine da alcuna violazione dei Termini e Condizioni, e altresì non vi era una risposta standard ad hoc per una tale drammatica situazione".
Quindi la disattivazione non fu innescata da un errore o una disattenzione, ma da un invio automatico dovuto al cambiamento di status; invio che, secondo il Garante, "risulta in violazione dei principi di esattezza, adeguatezza, pertinenza e correttezza".
ste.bro.