
Francesco Torselli e Dario Nardella durante l’incontro di ieri a Scandicci
SCANDICCI (Firenze)Un confronto con gli artigiani della filiera della moda, per entrare nel vivo dei problemi, e possibilmente trovare soluzioni per superare la crisi. Per la "Settimana degli Europarlamentari", Dario Nardella e Francesco Torselli hanno visitato due aziende della filiera, L’Arpass di Scandicci e la Bbc di Lastra a Signa, incontrando i titolari, rispettivamente Stefano e Francesca Poggiali, Simone Balducci. L’incontro è stato organizzato da Cna Toscana per concentrare l’attenzione sulla crisi del settore moda in particolare per quanto riguarda la pelletteria coinvolta in una crisi profonda per la quale ancora non si trovano soluzioni.
"Ringrazio i Parlamentari Europei che hanno aderito alla nostra iniziativa – ha commentato il presidente di Cna Toscana Luca Tonini – che è servita per tenere alta l’attenzione sulla situazione delle imprese, focalizzandosi sul settore moda-pelletteria, uno tra quelli in maggiore difficoltà. Abbiamo scelto di far visitare a Nardella e Torselli due aziende dell’area di Scandicci da sempre vocata alla pelletteria di altissima qualità, per far toccare con mano la situazione che si sta verificando, ma anche conoscere le esigenze e le sfide dei nostri imprenditori e rappresentarle a livello europeo".
Secondo i dati toscani di Cna nel 2024 sono stati erogati oltre 13 milioni e mezzo di spesa per la cassa integrazione della moda, la stessa cifra erogata da FSBA in totale in tutti i settori l’anno precedente. I dati 2024 di Ebret, per la Toscana, non segnalano purtroppo nessun miglioramento della situazione di crisi che sta colpendo il settore moda (tessile, abbigliamento, pelli, cuoio, calzature) e danno in più concretezza ad un’altra previsione, quella di una correlata crisi della meccanica. La Toscana ha anche il triste primato di essere la prima regione d’Italia per entità di pagamenti sull’ammortizzatore sociale. Per comprendere la portata della situazione, il totale generale per tutti i settori nel 2023 era di 13 milioni e 800 mila euro su 21 totali. Questo significa che nel 2024 FSBA ha pagato per la moda la cifra che nel 2023 era servita per tutti.
Le imprese della moda che l’hanno richiesta sono state 829 (in tutto 5961 addetti) contro le 604 dell’anno precedente con un significativo aumento del 37,2%. "Ho proposto – ha detto Dario Nardella – di istituire un gruppo di lavoro con i protagonisti europei dei settori tessile e moda. Soffre l’Italia, ma soffrono anche le aziende in Francia e Germania, abbiamo chiesto un incontro al commissario europeo Stéphane Séjourné che si occupa di economia e politiche industriali. In Toscana sono stati persi 1400 posti di lavoro. Questa silenziosa moria di dipendenti nell’artigianato non ha mai la rilevanza che dovrebbe avere".
"L’Unione Europea – ha detto Francesco Torselli – ci dice che l’intelligenza artificiale sarebbe in grado di sostituire da sola il 64% delle fasi produttive del comparto manifatturiero italiano. Dopo aver visto come si lavora all’interno di queste aziende, penso che non c’è computer che possa sostituirsi alla qualità e alle capacità dei nostri operai. Stesso discorso vale per chi pensa di attaccare l’Europa in maniera economica: dovrà fare i conti con la nostra qualità che sarà in grado di superare tante barriere. Ovviamente è un comparto in crisi non so se essere felice o dispiaciuto che questa crisi sia arrivata anche in altri paesi; questo fa si che l’Europa abbia drizzato le antenne molto di più di quando era solo un problema italiano".