MONICA PIERACCINI
Cronaca

La moda in crisi incrocia le braccia. I cassintegrati sono triplicati

Oggi a Firenze sciopero per la riqualificazione delle filiere e la tutela dell’occupazione

Oggi i lavoratori della moda si fermano: il corteo partirà da piazza Adua a Firenze

Oggi i lavoratori della moda si fermano: il corteo partirà da piazza Adua a Firenze

Oggi incrociano le braccia per l’intera giornata i lavoratori del settore moda. A proclamare lo sciopero Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Fim, Fiom e Uilm. Contestualmente, a Firenze si svolgerà la manifestazione "Il lavoro non è fuori moda. Per la qualificazione delle filiere e la tutela dell’occupazione", che partirà dalle 9.30 da piazza Adua, con arrivo in via Cavour.

Previsti incontri di delegazioni sindacali con Confindustria, prefettura e Regione. L’obiettivo della mobilitazione è contrastare la crisi che sta colpendo il comparto.

Secondo i dati Irpet, nel secondo trimestre del 2024 il numero di avviamenti al lavoro nella concia è calato del 42%, mentre il settore delle calzature ha registrato un crollo del 54%. Altri settori, come la pelletteria (-27,8%) e il tessile (-22%), non sono stati risparmiati. Inoltre, il 5,6% dei dipendenti del settore moda, oltre seimila persone, è in cassa integrazione, un dato significativamente più alto rispetto alla media del 4,1% nel settore metalmeccanico e dell’1,6% in altri settori.

Tra gennaio e giugno 2024, il numero dei lavoratori in cassa integrazione nel settore moda è triplicato. Complessivamente, il settore impiega oltre 110mila lavoratori, pari al 40% di tutti gli occupati nel manifatturiero. Cgil, Cisl e Uil Toscana chiedono alle imprese e alle istituzioni di affrontare urgentemente una serie di temi cruciali, quali ammortizzatori in deroga e prolungamento di quelli presenti per tutti i settori della filiera e per tutto il periodo di difficoltà previsto, tutela dei livelli occupazionali da parte delle imprese della filiera, politiche di forte contrasto all’illegalità e allo sfruttamento lavorativo, definizione di politiche industriali nazionali in grado di valorizzare le produzioni della filiera e salvaguardare l’occupazione e le competenze del settore, qualificazione e tracciamento della filiera e corretta applicazione contrattuale, individuazione dei fabbisogni formativi, supporto ai processi di aggregazione e di innovazione, strumenti di sostegno finanziario ai lavoratori in difficoltà, convocazione del tavolo regionale del settore moda.

Intanto, Simona Bonafè, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, ha annunciato un pacchetto di emendamenti dei parlamentari Pd della Toscana alla legge di bilancio "per sostenere e ristorare il settore della moda, da mesi in gravissima crisi".

Gli emendamenti riguardano, per ciò che concerne le imprese, la sospensione dei versamenti delle imposte per tutto il 2025 senza applicazione di sanzioni ed interessi e la sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui.

Per quanto riguarda i lavoratori, è prevista l’attivazione di ammortizzatori sociali anche per ulteriori settimane nel corso dell’anno 2025. Sono inoltre presenti interventi che prevedono ulteriori risorse agli enti territoriali. La situazione è grave e non bisogna perdere tempo.