Certo, c’è il caro ombrelloni in Versilia, c’è il caro ristoranti e il caro alberghi a Firenze e ovunque, ma ciò che sta passando quasi inosservato in questa estate di prezzi alle stelle è il caro autogrill. I fiorentini che in questi giorni hanno avuto a che fare con la sosta in autostrada sanno di cosa parlo.
Oramai, negli autogrill l’unica cosa rimasta con un prezzo umano è il caffè. Per il resto, ogni acquisto è un salasso, visto che anche la bottiglietta d’acqua da mezzo litro costa 2 euro e mezzo. Prezzi che sembrano non tenere conto del costo delle materie prime e delle spese di produzione e trasporto ma bensì rispondere a una sfida: vediamo fino a che punto possiamo alzare i prezzi prima che la gente smetta di fare sosta in autostrada. Sì, in autogrill tutto sembra essere stato prezzato prendendo a parametro la busta paga di Fassino (che non so se abbia uno stipendio d’oro ma la faccia di bronzo sicuramente sì) visto che un trancio di pizza costa 7 euro e mezzo, una bottiglietta di aranciata 3 euro e 60 centesimi, la birretta un terzo di litro Peroni 5 euro e 20 centesimi (e dunque quasi 16 euro al litro che è il prezzo di un buon Gallo Nero) e i panini imbottiti con qualsiasi companatico 8 euro e 10 centesimi (roba che probabilmente invoglierà la mafia a riadattare le raffinerie di coca in industrie di mortadelle).
Perfino le caramelle hanno un costo surreale: 3 euro e 30 centesimi, che se ai miei tempi avessero detto che per un pacchetto di Sanagola si sarebbero dovute sborsare 6.600 lire sarei scoppiato a ridere. "Ma figurati....". Invece ce la siamo figurati eccome. Ora, io non so quali possano essere le soluzioni ma probabilmente di questo passo prima di mettersi in viaggio i panini e le bevande li prepareremo a casa, come si faceva molti anni fa.
Una sorta di grande salto all’indietro nel tempo e nei costumi, quando le ferie si chiamavano villeggiatura, non esistevano né apericene né rucola tantomeno bombe d’acqua o ondate di calore dai nomi improbabili (Caronte, Lucifero...) ma solo grandi pranzi in famiglia tutti assieme, acquazzoni estivi e solleone. Con una grande differenza, però. Allora il futuro lo si pensava come una opportunità, oggi come un’incognita che può solo portare nuove sventure.