L’arte del legno, un affascinante viaggio attraverso la tradizione artigianale di questo materiale, che caratterizzò i laboratori guidati da Stefano Bardini, il cosiddetto “principe degli antiquari” e da suo figlio Ugo tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Non a caso di intitola proprio “Officina Bardini“, la mostra che fino al 24 febbraio è ospitata all’in terno dello stesso Museo Stefano Bardini in via dei Rena - piazza dei Mozzi. Curata da Giulia Coco e Marco Mozzo con la consulenza scientifica di Simone Chiarugi, l’esposizone è coordinata da Carlo Francini e Valentina Zucchi. L’esposizione si focalizza sull’abilità artigianale e sulla produzione che rese celebri i laboratori Bardini, veri e propri centri di eccellenza nella lavorazione e nel restauro del legno. Qui venivano creati e restaurati oggetti e arredi in stile, che affascinarono una committenza internazionale attratta dal sogno del Rinascimento italiano.
In mostra una selezione unica di strumenti, disegni e manufatti originali, provenienti dalle collezioni di Palazzo Mozzi Bardini, che entrano in dialogo con le collezioni civiche del Museo Stefano Bardini.
Tra gli oggetti più significativi, raffinate tarsie lignee, fronti di cassoni databili tra il XVI e il XVII secolo, cartamodelli, arredi ed elementi singoli destinati a dare forma allo stile rinascimentale, nonché il banco da lavoro originale dei laboratori, restaurato per l’occasione. Sarà poi presentata una ricostruzione evocativa della falegnameria Bardini, che permetterà di immergersi nell’atmosfera degli storici laboratori, dove sarà esposto anche il corredo di strumenti appartenuti all’ebanista fiorentino Orlando Chiarugi, capostipite di una bottega ancora attiva nel restauro del legno.
"Una nuova occasione per vivere le atmosfere che hanno caratterizzato i decenni d’oro della cittadella Bardini – ha detto Valentina Zucchi, coordinatrice della mostra – una straordinaria bottega di antiquariato, restauro e artigianato artistico che dal passato traeva la sua ragione e ispirazione acquisendo, preservando, integrando e rinnovando opere e manufatti di ogni genere".
O.Mu.