La mostra su guerre e dominio coloniale

Al Rifugio Digitale inaugurato il progetto speciale del Middle East Now Festival sul Medio Oriente e Nord Africa.

La mostra su guerre e dominio coloniale

“Air, river, sea, soil. A History of an Exploited Land“ è il titolo della mostra al Rifugio Digitale curata dal Middle East Now Festival fino al 3 novembre

Il dominio coloniale, passato e presente, gli spostamenti forzati delle popolazioni, l’espropriazione delle terre, i disordini politici, le spinte capitalistiche, le guerre e i conflitti.

E’ ciò che racconta la mostra al Rifugio Digitale, dal titolo “Air, river, sea, soil. A History of an Exploited Land“,un progetto speciale del Middle East Now Festival.

L’esposizione, inaugurata ieri e in corso fino al 3 novembre, è curata da Roï Saade, ed è stata sviluppata collettivamente dall’Access in the Making (Aim) Lab nel 2022.

Aim Lab è un laboratorio di ricerca anticoloniale, anti-ableista e femminista che esplora temi quali accessibilità, disabilità, ambiente e cura attraverso la sperimentazione creativa, adottando un approccio innovativo all’accessibilità nelle arti.

"Ecco come abbiano trasformato il Medio Oriente e il Nord Africa in un insieme di territori sorvegliati e militarizzati - si spiega –, che dividono le comunità, ne bloccano i movimenti e le alienano dalle loro relazioni con la terra. Mentre l’ordine mondiale capitalista e colonialista continua a estrarre vigorosamente le risorse naturali della terra per trarne profitto, le comunità locali sono costrette a vivere in condizioni di continua precarietà e abbandono".

Il fenomeno è illustrato attraverso il lavoro di cinque fotografi e artisti.

Partendo dal Nord Africa e in particolare dalla Tunisia nord-occidentale, Zied Ben Romdhane con Lost in Moments ci introduce alle condizioni di vita degli abitanti dei villaggi della regione di Jendouba che lottano per accedere all’acqua potabile. Da lì ci dirigiamo in Egitto, fino alla Giordania, Libano, Iraq.

O.Mu.