
Sesto ha espresso vicinanza ai metalmeccanici con. una mozione a firma dei gruppi di maggioranza
Nell’area della Piana sono 1600 circa le aziende metalmeccaniche che danno lavoro a più o meno 15mila addetti. Realtà importanti come la Leonardo a Campi Bisenzio o la Thales a Sesto Fiorentino ma anche moltissime attività più piccole, legate magari al comparto delle minuterie e accessori per la moda, presenti in gran numero, tra l’altro, sul territorio calenzanese. Un numero consistente di dipendenti alle prese, oltre che con la crisi conclamata soprattutto di alcuni rami del settore, con il mancato rinnovo del contratto di lavoro dopo l’interruzione del tavolo di confronto con Federmeccanica del novembre scorso.
A questi lavoratori esprime una solidarietà concreta una mozione, a firma dei gruppi di maggioranza del consiglio comunale, Per Sesto, Ecolò, Partito Democratico e Alleanza Verdi Sinistra, che sarà portata in discussione in una delle prossime sedute. Con l’atto, tra l’altro, "il consiglio comunale esprime il proprio sostegno alla mobilitazione e agli scioperi indetti dalla categoria dei metalmeccanici di Cgil, Cisl, Uil", "auspica che le associazioni datoriali riprendano il prima possibile la partecipazione alle trattative necessarie al rinnovo del Ccnl e che possa quanto prima essere siglato un accordo".
Si tratta del primo atto ufficiale approvato da un consiglio comunale dell’area fiorentina sulla vertenza. Fra l’altro Sesto, con Calenzano e Campi, già aveva messo a disposizione, il mese scorso, la facciata del palazzo comunale come inedito schermo per la proiezione della scritta "Vogliamo il rinnovo del contratto nazionale!". Richiesta, questa, non accolta invece per ora dalle amministrazioni comunali di Firenze e Prato. "Speriamo – ha detto ieri il sindaco Lorenzo Falchi - che questa mozione possa contribuire a rafforzare la richiesta di contrattazione che i sindacati stanno portando avanti e che non riguarda solo il salario ma tutta una serie di diritti fondamentali. Fra l’altro sarebbe sbagliato pensare che il mancato rinnovo del contratto si limiti solo a questi lavoratori perché gli effetti, a cascata, si ripercuotono su tutta la comunità".
Ringraziamenti per la mozione sono arrivati dalle rappresentanze sindacali: "Non è scontato avere un appoggio di questo tipo – ha spiegato Stefano Angelini Fiom Cgil – proveremo a sensibilizzare altri Comuni. Non avere un tavolo di trattativa con Federmeccanica, dopo 32 ore di sciopero fatte, significa ledere la dignità dei lavoratori". La situazione è talmente delicata "che – ha spiegato Flavia Capilli Fim Cisl – ci sono aziende anche molto importanti che stanno chiedendo alle associazioni datoriali di riprendere il confronto. Il rischio dello stallo è di perdere importanti investimenti". Per Samuele Nacci Uilm Uil "sentirsi meno soli è importante, mi auguro che altri Comuni seguano l’esempio di Sesto".