Messaggi agli amici juventini? Inviati. La bottiglia della grande occasione? Stappata. La goduria? Massima. La Fiorentina rispedisce la Juve a Torino a ‘bocca asciutta’ con un netto 3-0: una vittoria che vale più dei tre punti e riaccende gli animi viola. Firenze si gode il sapore di un successo senza sconti ai danni degli storici rivali, ma non senza polemiche. La coreografia della curva ha fatto discutere, e chi l’ha immortalata o convidisa, come l’assessore Andrea Giorgio o il consigliere regionale Pd Andrea Vannucci, ha fatto storcere nasi sui social. Soprattutto bianconeri.
Dare ‘tre pere’ alla Vecchia Signora, dibattiti o no, comunque è sempre speciale. Lo sa bene Carlo Ciarpi: "Vincere così vale doppio, sono date che resteranno impresse". Lui al fischio finale, ha voluto togliersi qualche sasso dalle scarpe: "Ho scritto a tutti i contatti juventini – ride – Quando loro vincono non fanno sconti, è giusto restituire il favore". Samuele Peruzzi ha stappato una bottiglia, tifoso da sempre: "La soddisfazione di vedere Nico Gonzalez non toccare palla e Vlahovic non entrare è inarrivabile". Altri, invece, hanno vissuto la serata al Franchi, travolti dall’euforia. Come Fiorenza Bonini: "Non sarà mai una partita come le altre. È stato bellissimo vedere la gioia pura. Padri e figli piccoli con le lacrime, bambini che per la prima volta hanno visto la Juve crollare. Sensazioni impagabili". La festa non ha coinvolto solo i giovani, ma anche i veterani. Tra loro Alessandro Cioppi, veterano che ha visto vincere coppe e scudetti: "Trionfare è sempre bello, ma abbiamo perso troppi punti per strada. Con le big rendiamo bene, sono le piccole che mi preoccupano. Serve sempre la stessa attitudine".
L’entusiasmo è stato accompagnato anche da qualche polemica. La scritta della curva non è stata ripresa dalle tv: il messaggio rivolto alla Juve non lasciava spazio a interpretazioni. Si esprimerà anche il giudice sportivo. Vannucci, ex assessore allo sport di Palazzo Vecchio, replica a chi è intervenuto sotto alla sua bacheca. "Chi conosce Firenze e i fiorentini sa che le coreografie sono anche un’occasione per sorridere e per approcciarsi allo sport con la leggerezza dovuta. Non era mia intenzione offendere nessuno, mi dispiace se qualcuno se l’è presa. L’intento era quello di condividere un momento che per la città, visto cosa vuol dire il match, non è mai banale". Anche l’assessore Giorgio è stato criticato per un selfie con la scritta della curva bene in vista dietro di lui (è stato accusato di "non essere opportuno"). Interpellato da La Nazione, ha chiarito che si dissocia da qualunque messaggio offensivo e ha spiegato che la foto è stata scattata in un momento di spontaneità: "La scritta è una prova dell’irriverenza fiorentina. A volte ci prendiamo troppo sul serio. È una goliardata, spesso negli stadi succedono cose ben più gravi". Non manca chi concorda con lui. Ad esempio Marco Casaredi: "I nostri tifosi sono sempre sul pezzo, la coreografia è tagliente. Come noi fiorentini". "È goliardia pura chi la critica non conosce la storia della Fiorentina - aggiunge Tommaso Posarelli -. I tempi cambiano, ma a volte sembra che si esageri".
Dove può arrivare la Viola? "La Champions sembra lontana, ma dipende di quale Fiorentina parliamo – dice ridendo Filippo Aldi – Quella di domenica o quella che ha perso con Verona e Como?". "Il campionato è ancora lungo, ma è stata una grande prova. È bello vedere la città in festa, ora serve continuità, anche a livello atletico", l’invito di Samuele Cardini. "L’obiettivo deve essere almeno l’Europa League - dichiara Gabriele Speciale -. Se la squadra giocasse sempre come domenica, oggi parleremmo di altri traguardi". Anche per Loris Fortunato l’Europa è alla portata: "Dobbiamo mantenere questo ritmo".