ALESSANDRO LATINI
Cronaca

La notte più lunga. Dal Franchi al Viola Park ogni strada trasuda fede. Ma la delusione è grande

In trentamila allo stadio per seguire il match. Show pre-partita con la band Bnkr44. Al completo anche l’impianto di Bagno a Ripoli, oltre a tanti locali. Fatali i supplementari.

La notte più lunga. Dal Franchi al Viola Park ogni strada trasuda fede. Ma la delusione è grande

La notte più lunga. Dal Franchi al Viola Park ogni strada trasuda fede. Ma la delusione è grande

Fiorentinità. Senso di appartenenza. Sofferenza. Delusione. Concetti difficili anche solo da immaginare se non ci sei immerso dentro in modo totale. La giornata di chi è rimasto a Firenze è stata di quelle campali. Un misto d’ansia e adrenalina che ormai i fiorentini conoscono bene. Un giorno di fine maggio, ma dalla temperatura tipicamente estiva, consumatosi lentamente come una sorta di appuntamento con la storia. Mancato. Ma probabilmente solo i fiorentini sono capaci di riempire uno stadio intero per una partita che in realtà non c’è sul manto erboso dello stadio Artemio Franchi.

In tanti avrebbero potuto scegliere la televisione e il divano. Invece no, in oltre 30.000 hannno affolato gli spalti del vecchio Comunale, vestito a festa per la sua ultima recita così come lo siamo stati abituati a vedere negli ultimi decenni. Con cinque maxischermi sul campo al posto dei calciatori, ma carico come nelle serate migliori. Nella prossima stagione la Curva Fiesole sarà vuota e interessata dai lavori di restyling. Nella notte più importante il cuore pulsante del tifo viola ha spinto come se la partita si stesse giocando proprio a Firenze. Certo, senza il prezioso aiuto della ‘vera’ Fiesole – volata ad Atene – ma con la voglia di essere parte integrante dell’impresa. La lunga serata del Franchi è iniziata intorno alle 19, quando i primi tifosi sono potuti accedere sugli spalti. In zona Campo di Marte il traffico è andato via via congestionandosi e per accedere all’impianto si sono poi formate code. Sul campo giochi di fumo e di luci, poi dopo le 20 l’esibizione dei Bnkr 44, band empolese dichiaramente tifosa viola, divenuta celebre per la partecipazione all’ultima edizione del Festival di Sanremo. Già sul palco dell’Ariston sfoggiarono la loro fede viola. Performance coinvolgente e super applaudita dai tifosi gigliati, che hanno trovato nuovi artisti con cui condividere la passione per la Fiorentina.

Tensioni ed emozioni che poi sono salite con il passare dei minuti. All’imbrunire il Franchi è già gremito. Si accendono le prime torce, i primi cellulari sventolati dagli spalti come ad essere ad un concerto. Decibel altissimi per l’inno di Narciso Parisi, con la Fiesole completamente immersa in fumogeni rossi e viola. Boati quando sui maxischermi vengono inquadrati i calciatori viola, fischi assordanti per quelli dell’Olympiakos.

I fumogeni si mischiano con la brezza di una serata piacevole, da vivere di generazione in generazione. Perché in Tribuna, Maratona e Curva Fiesole (la Ferrovia è chiusa per i lavori) ci sono tutti: famiglie intere, bambini con il babbo e con il nonno. Gli occhi speranzosi sono gli stessi, i capelli brizzolati ricordato esperienze passate. Vittorie e sconfitte, gioie e dolori. Nei volti dei bambini c’è la speranza di vivere una notte magica. Di andare a scuola il giorno dopo con la maglietta di Nico o di Bonaventura, o semplicemente con un giglio su una maglietta da esibire con orgoglio. Perché poi si torna lì. Fiorentinità. Senso di appartenenza. Voglia di esserci a prescindere. Serate così ti insegnano cosa significa tifare per la Fiorentina. Nel bene e nel male.

Al completo anche il Viola Park: aperte le tribune dei campi ma anche i bar con tanti schermi. I tifosi sono arrivati nel tardo pomeriggio per cenare all’interno dell’impianto di Bagno a Ripoli. Ma sono pieni anche i locali, i maxischermi estivi. Eravamo pronti a esplodere, ma l’urlo, anche stavolta, è rimasto strozzato in gola. Così, la gente ha abbondonato mesta i gradoni, svitando dalla Fiesole i seggiolini.