La nuova accademia dell’ospitalità "Alta formazione per i giovani"

L’opportunità offerta ai ragazzi per sviluppare le competenze richieste dalle grandi catene alberghiere "La scuola è finalizzata a stage o assunzioni nelle strutture più prestigiose". La retta? Quasi 12mila euro l’anno

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Una nuova accademia, paragonabile ad una università, per formare eccellenze nel campo dell’accoglienza. Questo l’obbiettivo che si pone ’Hospitality innovation academy’, il progetto lanciato ieri, presentato a Firenze all’Hotel il Mulino. Proprio la città dell’Arno, infatti, ospiterà gran parte del processo di formazione e istruzione dei ragazzi che vorranno iscriversi a questo corso, prima di un periodo finale in Svizzera. La neonata accademia, infatti, ha stretto una partnership con ’Swiss education group’, accademia di alta formazione nello stesso campo, con varie sedi in Svizzera.

"Vogliamo formare studenti italiani, questo aspetto per noi è molto importante, che diventino ambasciatori della bellezza e dello stile italiano – spiega Giancarlo Carniani, responsabile dell’Hia -. Vogliamo dare ai ragazzi che si affideranno alla nostra accademia un livello di istruzione molto alto, come nelle migliori scuole del mondo. Nel mondo dell’ospitalità, in Italia si sente molto il salto dall’istituto alberghiero in poi. Vogliamo formare figure professionali esperte e capaci, come quelle richieste in tutto il settore".

Proprio sulle diversità tra una scuola e la neonata accademia, Carniani si è soffermato. "Non sarà una semplice scuola alberghiera, ma una vera accademia di leadership, una caratteristica fondamentale nel nostro campo – continua –. Il tutto sarà finalizzato a lunghi stage o assunzioni nei più prestigiosi settori del nostro mondo".

Il costo dell’accademia è di 11.700mila euro all’anno, sia per i primi due che si svolgono a Firenze che nell’ultimo in Svizzera. La cosa singolare è la scelta degli organizzatori di dare la possibilità agli studenti di scegliere la formula del prestito d’onore, rendendo possibile a tutti l’accesso all’accademia, con il prezzo da risaldare negli anni successivi.

Durante la presentazione è intervenuta anche Gaia Cantamessa, responsabile per l’Italia del gruppo svizzero. "Abbiamo un confronto quotidiano con studenti di tutto il mondo, e abbiamo sposato da subito il progetto della Hospitality innovation academy – dice -. Gli studenti verranno in Svizzera per svolgere il terzo anno, nella nostra sede di Montreaux, dove potranno affinare anche il francese, che già studieranno nei primi due anni di corsi". Il progetto è stato realizzato anche con l’aiuto di Nana Bianca, incubatore di startup con sede a Firenze, che metterà a disposizione alcuni spazi per le lezione dell’accademia.

Iacopo Nathan