
L’area del cantiere abbandonato dagli anni Novanta in via Burci, al Poggetto, ora rinascerà
di Niccolò Gramigni
Spazio alla formula del social housing. Più verde e ai parcheggi per residenti. È la nuova vita del complesso immobiliare di via Burci, al Poggetto, l’area ex Prestige di Firenze, il cui cantiere è fermo dalla fine degli anni Novanta. E dalla fine degli anni Novanta ci sono fiumi di polemiche sul tema. La struttura risulta abbandonata da più di 30 anni, nel lontano 1989 la ditta Prestige srl di Foresto Regnicoli iniziò la costruzione del complesso che avrebbe dovuto ospitare 200 posti auto e 40 appartamenti.
Nel 1993 però il cantiere si blocco e da allora i fiorentini chiamano il complesso il ‘Mostro del Poggetto’. Recentemente la struttura è stata acquistata dal noto investitore fiorentino Andrea Duranti. Ora c’è una novità ed è il Comune di Firenze a comunicarla. La giunta di Palazzo Vecchio ha approvato, su proposta dell’assessora all’urbanistica Caterina Biti, la delibera con cui si dà l’avvio alla valutazione ambientale strategica del progetto presentato dalla proprietà per procedere alla variante urbanistica.
Con la variante si richiede una modifica del piano di recupero approvato nel 2009. Nel 2023 la nuova proprietà ha inoltrato agli uffici dell’Urbanistica una proposta di variante, successivamente integrata dopo alcune preliminari valutazioni, per la quale adesso prende il via la procedura di verifica di assoggettabilità a Vas (Valutazione ambientale strategica) sulla quale sarà aperta la consultazione con i soggetti competenti in materia ambientale (Arpat, Usl, soprintendenza, Genio civile).
La verifica a Vas è il procedimento attivato allo scopo di valutare se un determinato piano o programma, o una sua modifica, possa avere effetti significativi sull’ambiente e, quindi, debba essere assoggettato alla valutazione ambientale strategica: con la delibera si dà dunque avvio a questo percorso. Se si dovrà fare la Vas questa andrà in Consiglio comunale con la variante (che comunque dovrà essere fatta). La proposta prevede appunto una diminuzione della capacità edificatoria, spazio all’housing sociale, al verde e ai parcheggi per residenti: negli anni i residenti hanno manifestato perplessità proprio sulla viabilità e, da questo punto di vista, la volontà di creare parcheggi potrebbe facilitare la questione. L’altro tema su cui porre attenzione è quello della sicurezza visto che negli anni non sono mancate le segnalazioni di degrado ed episodi di violenza. Comunque dopo 30 anni di niente, si respira un po’ più di ottimismo. Sul ‘Mostro del Poggetto’ forse siamo davvero alla svolta come si evince anche dal commento di Biti: "Siamo felici che dopo decenni si possa dare il via a questa riqualificazione così importante per quella zona della città".