Firenze, 15 marzo 2023 – Qualcuno è rimasto sorpreso dell’ira del sindaco. Perché in consiglio comunale lunedì scorso non era stata la prima volta in cui Cecilia Del Re aveva attaccato lo scudo verde, parlando del sistema più democratico del ’pollution charge’ contro quello del ‘congestion charge’ di cui si parla nel Piano urbano della mobilità sostenibile. Niente pendolari che arrivano a Firenze da tassare. Ne aveva parlato alla radio in tempi non sospetti. Più di un mese fa. Ma tutto era passato inosservato. Come il passaggio in tv di sabato scorso quando l’assessora all’urbanistica era intervenuta con il curatore del libro ’Firenze domani’ Vincenzo Di Nardo, parlando proprio della necessità di aprire un dibattito per arrivare con la tramvia nel cuore del centro storico. A quella trasmissione aveva partecipato anche il sindaco Nardella, anche se in un intervento separato.
Per chi segue Del Re le sue parole non sono suonate nuove. Ma ieri è stato l’assessore alle grandi opere Stefano Giorgetti a ribadire che il passaggio al Duomo non è nel mandato e che anche la staffa San Marco-Martelli (richiesta nella relazione allegata al Poc dal gruppo Pd e approvata in consiglio comunale con un ordine del giorno) probabilmente non sarà realizzata perché aveva ricevuto la contrarietà della prefetta per motivi di sicurezza. "Questo non vuol dire che un domani non potremo approfondire – spiega Giorgetti – Ma la Prefettura disse che era inopportuna la prosecuzione della tramvia in quel tratto. Per questo ci fermiamo in San Marco riqualificando via Cavour nel tratto che scende verso piazza del Duomo con grandi marciapiedi e alberi". Sempre Giorgetti ieri ha spiegato la filosofia dello scudo verde e della sua disciplina che sarà decisa una volta che saranno allestite le porte telematiche. "Non è oggetto del piano strutturale – spiega – Con l’accesso dai sensori monitoriamo i mezzi più inquinanti per impedire che entrino, ma non è previsto che paghi chi viene da fuori".
Insomma, evidentemente prima d’ora nessuno aveva sentito parlare Cecilia Del Re di questi argomenti. Ma l’assessora, che era stata la prima a scendere in campo a fianco di Bonaccini, facendolo notare in un post su Facebook prima delle primarie, è una donna volitiva e ambiziosa. Potente e seguita. Ha un gruppo di consiglieri (almeno cinque) che le sono molto vicini.
Quando lunedì nella relazione di presentazione al Piano comunale in consiglio le sue parole sono suonate nuove, qualcuno ha pensato volesse conquistarsi uno spazio maggiore. C’è chi ha detto che volesse avvicinarsi alla componente schleiniana del Pd che aveva fatto inserire nella relazione allegata al Poc la realizzazione della staffa della tramvia San Marco-Martelli, per evitare che il ’suo’ piano venisse picconato da sinistra. Dove va adesso la regina di preferenze alle elezioni comunali 2019? Era pronta per correre da sindaca e ora rischia di restare a piedi. O magari, chissà, di ballare da sola. Certo che adesso, con le dichiarazioni sul tram, sarebbe improbabile anche avvicinarsi a Renzi.