Nel nordest del Brasile c’è un pezzetto di Firenze. È la missione di Salvador Bahia, dove è impegnato don Marco Paglicci, oltre ad alcuni istituti religiosi fiorentini, erede spirituale di don Renzo Rossi, il missionario del sorriso, apostolo delle carceri brasiliane durante gli anni della dittatura. Un vescovo missionario come monsignor Gherardo Gambelli non poteva far mancare il suo abbraccio in questi giorni di cammino quaresimale. L’arcivescovo (nella foto con don Paglicci), appena rientrato insieme a don Roberto Tempestini, don Tiziano Scaccabarozzi e madre Benedetta Giusti, superiora generale delle suore Stabilite nella Carità, è stato ospite della parrocchia di Massaranduba, guidata da don Marco, e altre realtà legate a Firenze.
"Abbiamo visitato - racconta l’arcivescovo Gherardo - il centro Beija Flor sostenuto dal Progetto Agata Smeralda, dove vengono accolti bambini per la scuola materna. C’è stato un bel momento di festa perché era l’anniversario della creazione di questa realtà che durante il giorno funziona anche come doposcuola per gli adolescenti. Abbiamo visitato i malati della parrocchia, momento molto toccante in cui le persone ci hanno accolto con grande generosità, come sanno fare le persone più semplici e povere".
La parrocchia di Massaranduba custodisce anche un reliquia del beato Carlo Acutis, il giovane che sarà canonizzato da papa Francesco a fine aprile, quando a Roma saranno presenti ragazzi e ragazze di tutto il mondo: anche da Salvador Bahia un gruppo, 17 persone compreso don Marco e gli animatori, verrà a San Pietro. "Passeranno anche da Assisi e infine verranno a Firenze, dove saranno ospitati in una parrocchia".
L’arcivescovo ha anche fatto visita alle suore Stabilite nella Carità e al santuario dove riposa santa Irmã Dulce, una santa canonizzata di recente da papa Francesco, che era originaria di Salvador Bahia. L’arcivescovo ha avuto un incontro anche con l’arcivescovo di Salvador Bahia, cardinale Sérgio da Rocha. "È stato un colloquio cordiale e fraterno - racconta monsignor Gambelli - in cui abbiamo parlato della cooperazione missionaria tra Firenze e Salvador Bahia e del suo possibile sviluppo futuro. La prospettiva è quella di aggiornarci nei prossimo mesi e pensare anche alla presenza di una coppia di laici, una famiglia come missionari".
Duccio Moschella